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KYRGYZSTAN, 8 giorni

Cultura e cucina
Il Kyrgyzstan è un paese multietnico, ci sono rappresentate più di 80 etnie e gruppi che vivono entro i confini del paese. Tutti hanno cultura differente, la loro lingua, le loro tradizioni e la cucina che distingue i loro caratteri nazionali. Storicamente il Kyrgyzstan è una terra di nomadi che principalmente erano soliti attraversare il territorio delle pianure centro asiatiche.
Vi invitiamo conoscere le innumerevoli sfaccettature di questo territorio incontrando i nomadi delle steppe, la modernità delle città, la cultura dei villaggi e delle yourte diffusa nelle pianure contornate dalle alte montagne che segnano il panorama.
Tutti si differenziano per cultura, tradizioni, lingua e cucina. Kirgizi, uzbeki, russi, coreani, dungan e i nomadi chi ancora oggi percorrono le steppe, formano un insieme culturale veramente unico e ricco di migliaia di sfaccettature diverse.
Storicamente i nomadi kirghisi mangiavano la carne e un semplice pane fatto di farina, c’erano poche spezie nella loro dieta. Un grande cambiamento è avvenuto con l’arrivo nel territorio di altre popolazioni.
Vi invitiamo ad unirvi al nostro viaggio culinario nella parte nord del paese per conoscere la storia per incontrare le persone per scoprire la loro cultura E le loro tradizioni attraverso la cucina, aspetto imprescindibile per conoscere un paese.
Le ricette saranno il filo conduttore per scoprire la storia e le culture diverse

1° giorno
Italia – Kyrgyzstan, Bishkek. (30 km circa, cena coreana)
Ci incontriamo in aeroporto e con la nostra guida raggiungeremo l’hotel.
Dopo colazione raggiungeremo il centro della città per camminare nella piazza Ala Too, vedremo il Palazzo del Parlamento, chiamato la Casa Bianca, la statua di Lenin e il monumento di Manas. Raggiungeremo un piccolo caffè per incontrare la cultura e la cucina coreana. I coreani, una minoranza di circa 20.000 persone, cominciarono ad arrivare in bicicletta intorno agli anni 30 del 20º secolo, molti erano già stanziati in Kazakistan e in Uzbekistan, si è diffusa nel paese soprattutto la loro cucina. Potremmo assaggiare uno dei più famosi piatti coreani, il kuksi, impareremo a cucinarlo prima di sederci a tavola.
Pranzo in hotel, cena coreana.
Notte in hotel a Bishkek.

2° giorno
Bishkek. (10km circa, cucina uzbeka)
Dopo colazione lasceremo l’hotel per raggiungere la casa della signora Dinara Chochunbaeva, fondatrice di un’associazione di donne che produce diversi pezzi di artigianato. Incontreremo le donne e potremo parlare della cultura kirghisa e provare i dessert che preparano.
Lasciata l’associazione raggiungeremo un mercato per acquistare ingredienti che servono per preparare la nostra cena. Questa sera assaggeremo il più tipico dei piatti uzbeki: il pilov, un riso particolare cucinato con spezie e carne.
Gli uzbeki abitano principalmente la parte sud occidentale del paese vicino alla valle di Fergana che confina con la loro terra natale.
Nel XVII secolo, prima dell’avvento del khanato di Kokand, gli uzbeki abitavano la parte sud-occidentale della valle di Fergana, si stabilirono poi the la città di Osh e Jalal Abad. Gli uzbeki stanziati nel nord del Kyrgyzstan sono discendenti dei cittadini dell’antica fortezza di Kokand.
Dopo aver imparato a cucinare il pilov, potremo finalmente assaggiarlo, insieme alla famiglia che ci ha ospitato. La cena sarà in stile tradizionale.
Pranzo all’associazione CACSA, cena uzbeca in famiglia.
Notte in hotel a Bishkek.

3° giorno
Bishkek – valle di Chon Kemin. 
(150 km circa, cucina kirghisa)
Dopo colazione partiremo per il Parco Nazionale di Chon Kemin. Si trova ad un’altitudine  compresa tra i 1.400 e i 2.800 metri e copre circa il 500 ettari. Lungo il percorso ci fermeremo per visitare la Torre di Burana, sito UNESCO, testimonianza dell’antica città di Balasagun, dove era presente una comunità di cristiani nestoriani. Il pranzo sarà a base del pesce pescato nei torrenti della zona; in seguito raggiungeremo il Parco di Chon Kemin.
Partiamo poi per una gita a Burana, un complesso di torri parte del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Pranziamo qui, fra le torri. Anche oggi si tratta di un pranzo a base di pesce che viene cucinato sul fuoco vivo. Dopo il pranzo ci trasferiamo nella valle Chon Kemin.
Impareremo come si cucina il pane tipico della zona, fatto su un fuoco vivo di legna e declinato in tre varianti: çakçak, kattama e boorsok, che viene gustato con un thè alle erbe raccolte nel parco.
Il Kirghizistan è uno dei più antiche nazioni turche dell’Asia centrale. Secondo il censimento del 1897 c’erano solo 600.000 kirghisi che vivevano sul territorio dell’Impero russo, oggi sono circa 5 milini e mezzo. La lingua nazionale è il kirghiso, molto simile al turco.
Una famiglia kirghisa condividerà la cena con noi, proveremo il kuurdak, forse il più antico dei piatti kirghisi, uno stufato di carne, in origine di montone ma oggi fatto anche con manzo e agnello, cucinato su un fuoco di legna. Proveremo anche le bevande nazionali chiamate kumis e bozo.
Pranzo nel parco nazionale, cena kirghisa in famiglia.
Notte nel villaggio di Bystrovka in una guest house.

4° giorno
Chon Kemin – Cholpon Ata, lago di Issyk Kul. 
(160 km circa, cucina russa)
Dopo colazione, attraversando la gola di Boom, raggiungeremo il lago di Issyk Kul, è il secondo più grande lago alpino dopo il Titicaca in Bolivia, il suo nome significa “acqua che non gela” caratteristica determinata dalla sua alta salinità. La gente lo frequenta per le spiagge e le sorgenti termali. Visiteremo il museo a cielo aperto ricco di petroglifi risalenti a 2.800 anni fa, sito UNESCO.
I russi sono arrivati nel nord del Kyrgyzstan nella metà del XIX secolo e giunsero al sud alla fine del secolo, L’Impero rosso completò la colonizzazione negli anni della Seconda Guerra Mondiale, ritoccando qui fabbriche e persone con alte qualità tecniche. Lasciarono il paese negli anni ’90 del secolo scorso quando l’Unione Sovietica collassò, ma molti vivono ancora in ogni parte del paese.
Andremo al bazaar per acquistare i frutti di bosco necessari per la cena e vedremo come si preparano le marmellate in modo tradizionale. Avremo il tempo per le spiagge del lago e per un giro in barca prima di cenare con una famiglia dungan. I dungan arrivarono in Kyrgyzstan nella seconda metà del XIX secolo dalle zone nordoccidentali della Cina al confine con la Mongolia, sono di religione musulmana e la loro base linguistica è il turco delle origini.
Pic-nic per pranzo e cena con una famiglia dungan.
Notte in hotel sul lago a Cholpon Ata.

5° giorno
Cholpn Ata – Karakol. 
(150 km circa, cucina dungan)
Dopo colazione, prima di raggiungere Karakol, la città più grande sulle rive del lago, visiteremo la valle di Grigorievskoe e, dopo una facile camminata faremo un picnic con i nomadi. Potremo visitare il museo di Nikolai Przhevalsky, famoso esploratore che viaggio per l’Asia Centrale nell’800. Nei dintorni il paesaggio è splendido. In città visiteremo la moschea dei dungan, e la principale chiesa ortodossa, per dedicarci poi al bazaar e al Parco della Vittoria.
Impareremo a preparare i “lagman”, tagliolini stirati a mano e a cucinarli secondo la tradizione. Ceneremo con la famiglia, sempre disponibile a raccontarci delle storie e delle tradizioni della loro etnia.
Pic-nic per pranzo e cena dungan.
Notte in una semplice guest hotse a Karakol.

6° giorno
Karakol – Kochkor. 
(260 km circa, cucina uigura)
In mattinata raggiungeremo una famiglia uigura, discendente delle tribù turcofone originarie della Mongolia, e con loro cucineremo “manty”,piccoli ravioli chiamati “cibo dei djigit”, giovani e forti cavalieri della steppa. Ci sono molte varianti di questo piatto e il ripieno viene fatto in tanti modi diversi. Assaggeremo anche le famose “salsicce di Laza” e le torte fate in casa.
Gli uiguri arrivarono in due onde migratorie, all’inizio del XIX secolo dal nord della Cina e la seconda dopo la Rivoluzione Culturale Cinese alla fine del 1950. A differenza dei dungan, gli uiguri sono molto simili a kirghisi e molto diversi dai cinesi per tratti somatici, cultura, tradizioni e linguaggio. Il loro gruppo etnico è costituito da più di 50.000 persone.
Dopo pranzo raggiungeremo il villaggio di Kochkor sulla riva meridionale del lago Issyk Kul. Ci fermeremo alla valle di Djety Oguz, ai piedi della catena dello Tien Shan, dominata da un complesso di rocce rosse, per incontrare chi ancora caccia con le aquile. Arrivati a Kochkor visiteremo il museo dell’artigianato e vedremo come da millenni producono i feltri.
Saremo ospiti in una casa del villaggio, una sistemazione molto spartana ma che terrà in contatto con le persone del luogo.
Pranzo uiguro e cena kirghisa.
Notte in famiglia in casa privata.

7° giorno
Kochkor – Bishkek. (230 km circa, cucina kazaka)
Prima di raggiungere la capitale passeremo per il bacino idrico di Orto-Tokoi e la gola di Boom. Per pranzo ci fermeremo a Tokmok, presso una famiglia kazaka per assaggiare i loro piatti tradizionali, di cui uno si chiama “beshbarmak”, letteralmente cinque dita, il nome deriva dal fatto che i nomadi non usavano posate e mangiavano con le mani.
Ci sono più di 40.000 kazaki nella regione di Talas e di Chui, le loro attività principali sono il commercio e l’allevamento del bestiame. Sono arrivati negli anni trenta del secolo scorso durante le campagne di collettivizzazione forzata dell’Unione Sovietica.
Arrivati a Bishkek potremo visitare la cantina dove si produce lo champagne locale e il centro commerciale per vedere il contrasto tra la vita in città e nel resto del paese.
Pranzo kazako in famiglia, cena in un ristorante tradizionale.
Notte in hotel a Bishkek.

8° giorno
Bishkek – Italia

Colazione e trasferimento in aeroporto per il volo di ritorno.

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