Cerca
Close this search box.
Logo cerchio La Compagnia del Relax

Karpathos, una storia di abitanti e sentieri

Quando un gruppo mi chiede di organizzare un viaggio in un posto che non conosco, parto in esplorazione perché voglio garantire in prima persona ogni mio viaggio, per questo nel logo c’è il mio profilo, la faccia non rende tanto quanto, ma è un’altra storia.

Questa volta vado a Karpathos, piccola isola tra Rodi e Creta. Anzi, vado nell’isola dell’isola di Karpathos: a Diafani nella parte nord, la raggiungo in traghetto da Creta. Questa zona è a 60 chilometri dall’aeroporto a sud ma la strada che le collega è stretta, piena di curve e percorre le pendici della catena montuosa che supera i 1.200 metri del monte Lastos, la si percorre a una velocità media di 20 Kh/h. Questo l’ha preservata dall’assalto del turismo di massa.

Il traghetto approda all’alba, nella baia di Diafani l’acqua è trasparente, hanno chiamato così il paese per questo.

In fondo al molo la mia ospite, un’antica signora con il suo vestito tradizionale pronta per la festa di Santa Maria, mi attende sbracciandosi in un ampio saluto di poco più grande del suo sorriso.

“La camera non è ancora pronta” mi dice, allora cosa c’è di meglio di un trekking a quest’ora? La signora Maria, come per la metà delle donne dell’isola oggi è anche il suo onomastico, è prodiga di consigli ma non di mappe.

Suo nipote si prende cura del mio bagaglio, mi accompagna al porto e mi affida a suo fratello pescatore, qui son tutti parenti, che mi porta fino ad un approdo sulla punta nord dell’isola.

Dopo un’ora passata a godermi il sole del primo mattino a dritta della piccola pilotina, arriviamo ad uno sberciato e stanco molo gettato in cemento molto tempo fa. Le correnti dello stretto formato dall’isola di Saría lo hanno consumato portandone via dei pezzi, sembra essere stato morsicato qua e là.

La barca sale e scende sulle onde facendomi dimenticare della tranquillità che il mare ha avuto finora. Il Capitano con un lancio da professionista, tira lo zaino nell’unico posto asciutto del pontile e a gesti mi spiega che il telefono qui non prende.
Prendo il tempo al beccheggio, salto, sono all’inizio del Sentiero del Mare!

Tempo stimato per rientrare in paese: 3 ore e mezza, più o meno per l’ora di pranzo.

Ho taccuino ed equipaggiamento da trekking completo, borraccia, cappello, coltellino svizzero e via dicendo, tutto ciò che serve alla perfetta Guida Ambientale, cartina a parte non manca nulla ma la signora Maria mi ha dato un sacco di indicazioni chiare, in greco.

Inizio la salita, un’ora di pendio ripido.
Incontro solo una chiesetta su un piccolo pianoro, il resto è pura natura.
Supero una sella e discendo verso una piccola baia per risalire in cresta.
Purtroppo questo versante è stato colpito dai recenti incendi che hanno segnato anche quest’isola, quassù tutto è bruciato e non si vedono più i segni che indicano il sentiero.
Scelgo da che parte andare.
Vedo lontano.
Un gruppo di gabbiani, le onde in basso bianche sugli scogli, le vele, le altre isole.
Sento il vento e il sole.
Mi lascio trasportare dalla bellezza del mare che in lontananza si fonde col cielo.
Cammino, che splendido posto è questo!
Non c’è nessuno, non un segno di vita, cammino goloso di tanto splendore, e cammino ancora, a pensarci bene decisamente troppo, dovrei già sentire il profumo della grigliata che mi aspetta in paese, ma sono perso in mezzo a questa bellezza.

In effetti non c’entra la bellezza, mi sono perso e basta!

Mi riporta alla coscienza lo sguardo sorpreso di un’anima che mi colpisce dritto dritto. Fa pochi passi verso di me e mi si para davanti impedendomi la strada. Vedo esattamente cosa pensa dietro quegli occhioni grandi e profondi scuotendo le testa con le lunghe orecchie che sbattono su e giù:
‘Cosa ci fa un umano qui?’

Soddisfatto di aver incontrato qualcuno mi fa capire che l’idea migliore è quella di seguirlo.
L’asino, lui, non è per niente asino, dopo un paio di carezze è già mio amico, si mette a trotterellare, guardandosi ogni tanto indietro, per vedere se ho veramente capito di doverlo seguire.

Ricordo che a Mardin, un paese fatto a scale che si affaccia sulla Mesopotamia, il mio preferito nel sud est della Turchia, gli asini vanno da soli a fare le commissioni, forse qui li lasciano in giro per recuperare i turisti spersi sui sentieri rapiti dalla bellezza del posto.

Passando per mulattiere scoscese che attraversano fitti boschi pettinati dal vento, mi accompagna fino alla sua fattoria.
Lo ringrazio con le carote che mi passa Stavros, il suo padrone.

Anche con lui diventiamo subito amici, mi mostra l’orto, la vigna, mi fa assaggiare i fichi, il vino e la torta fatta da sua moglie.
Anche se lo sa, mi chiede come ho fatto ad arrivare fin lì.
Racconto che mi son perso e l’asino mi ha riportato alla civiltà.
Si fa una gran risata, chiama un cugino che si offre di accompagnarmi con un furgoncino scassato fino a Diafani ma prima ci fermiamo in paese ad Avlona a bere ancora e a raccontare la storia ai suoi amici, ai nostri amici, per fare sane risate.
Tutti mi raccontano di sentieri, di cose da vedere, di spiagge isolate senza nessuno. Tutti consigli di cui beneficeranno i miei viaggiatori.

Ora mi conoscono tutti, sono la guida che parla con gli asini.
I miei viaggiatori saranno gli amici di quello che parla con gli asini, accolti qui come in Turchia e in altri posti, come amici anche qui, anche dall’asino di Stavros e avrò per loro un sacco di suggerimenti d’eccezione.

E una cartina dettagliata!

Enrico Radrizzani
per
La Compagnia del Relax

P. s. Se vuoi venire con noi a fare yoga e/o a camminare, e/o fare un workshop di fotografia durante le celebrazioni della Pasqua ortodossa, questa è una delle ultime isole dove i riti sono ancora popolari e rispettati da centinaia di anni, puoi clickare qui.

Grazie di essere qui!

Abbi pazienza

La versione precedente del sito resisteva on-line da diversi lustri, da pochi giorni La Compagnia del Relax ha una nuova livrea aggiornata e funzionale.
Al momento è ancora disordinata, come per magia sono tornati on-line viaggi con vecchie date e altre amenità.
Col tempo migliorerà tutto!
Foto, calendario partenze, newsletter, link, un lavoro 
immane per mettere on-line il mezzo migliaio di pagine che comporranno il sito.
Il meccanismo però è lo stesso: ci sono i temi di viaggio e le destinazioni, se non trovi qualcosa che cerchi, scrivimi!
P.s. Non trovi il box della Privacy ma puoi navigare in tranquillità perché non raccolgo i cookies e non uso olio di palma ;)