TIBET
Il Tibet ci appare come una terra sospesa tra cielo e terra, dove le montagne innevate e i vasti altopiani sembrano custodire segreti millenari. Appena arriviamo ci rendiamo conto che non si tratta soltanto di un luogo geografico, ma di un’esperienza interiore: l’aria rarefatta ci costringe a rallentare, a respirare con consapevolezza, e questo ritmo lento ci accompagna in ogni incontro. Attraversando Lhasa, ci lasciamo guidare dallo sguardo austero del Potala, l’antica residenza del Dalai Lama, che domina la città come un simbolo di fede e resistenza, mentre il Barkhor ci avvolge con il suo incessante pellegrinaggio di devoti che girano attorno al Jokhang tra mormorii di preghiere e il suono dei tamburi rituali. Ogni tempio, ogni bandiera di preghiera mossa dal vento diventa per noi una porta aperta su un universo spirituale che si riflette nella vita quotidiana dei tibetani, fatta di gesti semplici ma intrisi di significato.
L’esperienza più intensa è forse quella del viaggio lungo le strade che attraversano l’altopiano: l’orizzonte sconfinato, i laghi dalle acque turchesi e i villaggi remoti ci fanno sentire piccoli e al tempo stesso parte di una dimensione più vasta. Ci fermiamo ad ascoltare i canti gutturali dei monaci nei monasteri di Ganden o Sera, e ci lasciamo trasportare da un’atmosfera che intreccia meditazione, filosofia e disciplina. Ogni incontro con la popolazione locale diventa un momento prezioso: un sorriso condiviso, una tazza di burro di yak offerta con naturalezza, un racconto che ci introduce alla visione buddhista della vita. Il Tibet non si limita a mostrarsi attraverso i suoi paesaggi spettacolari, ma ci invita a vivere esperienze che trasformano il nostro sguardo, a confrontarci con un modo di sentire il tempo e il mondo che ci porta verso l’essenza stessa della spiritualità.
I nuovi programmi saranno presto on-line, ma se avete intenzione di partire per questa destinazione potete richiederli andando alla pagina dei contatti.