
Solo per noi
Questo viaggio è solo per noi che abbiamo già viaggiato o lavorato insieme, in via del tutto eccezionale possiamo proporlo ad un amico/a che deve avere voglia di un viaggio non convenzionale, fatto per divertirsi e per vivere esperienze particolari.
Questo viaggio NON è per clienti rigidi e/o formali, è un viaggio per i nostri amici!
NON ci sarà una guida ufficiale ad accompagnarci.
Passeremo a trovare i miei amici, sparsi lungo il percorso.
Pranzi e cene saranno in ristoranti locali indicati da loro o da altri amici che incontreremo lungo la strada.
Il tono del viaggio è, non mi stanco di ripeterlo, informale, una vacanza in relax senza fronzoli, non faticosa ma intensa.
L’itinerario del viaggio può subire variazioni!
La partenza è dal Museo delle Civiltà Anatoliche ad Ankara, la strada si snoda verso est passando per Hattusa, la capitale dell’Impero Ittita, prosegue verso Sivas, l’antica Sebaste (Diego dovrebbe conoscerla), per deviare verso sud attraverso le montagne passando da Divriği, famosa per il suo sito UNESCO. Passiamo da Malatya e saliamo al monte Nemrut per vedere il tramonto, e l’alba per chi vuole, al Santuario di Antioco. Scendiamo, attraversando l’Eufrate, in Mesopotamia.
Qui arriviamo a Diyarbakır e al Tigri, per raggiungere Mydiat e Mardin, una delle città più belle, e raggiungere a Şanlıurfa, veramente affascinante. Concludiamo il viaggio al Museo dei Mosaici di Gaziantep.
Sono 12 giorni intensi, ma non faticosi, studiati per avere il tempo fare le visite in tranquillità e per arrivare nel posto giusto al momento giusto.
Gli spostamenti sono tra i 150 e i 200 km, salvo un giorno in cui ne faremo 300.
Ogni 2 giorni saremo in una città con un aereoporto che ci collega a Istanbul, per cui chi desidera può raggiungerci o rientrare prima.
Ad Ankara, Sivas, Malatya, Diyarbakır, Mardin, Şanlıurfa e Gaziantep, quindi ogni 2 giorni circa saremo in una città con un aereoporto che ci collega a Istanbul, per cui chi desidera può raggiungerci o rientrare prima.
UNESCO
Lungo il percorso incontriamo 5 siti UNESCO che rendono ancora più interessante il viaggio:
2° giorno: Boğazkale, Hattusa, la capitale degli ittiti
https://whc.unesco.org/en/list/377
4° giorno: Divriği, la moschea e l’ospedale
https://whc.unesco.org/en/list/358
5° giorno: Nemrut dağı, il santuario di Antioco I di Commagene
https://whc.unesco.org/en/list/448
6° giorno: Diyarbakır: la città fortificata e i giardini di Hevsel
https://whc.unesco.org/en/list/1488
9° giorno: nei pressi di Şanlıurfa, Gobekli Tepe
https://whc.unesco.org/en/list/1572
Schema del viaggio:
da martedì 23 aprile a sabato 4 maggio 2019.
Ankara – Hattusa – Sivas – Divriği – Monte Nemrut – Diyarbakır – Mardin – Şanlıurfa – Gaziantep
Nota:
probabilmente io parto prima e torno dopo per cui se volete allungare il viaggio fatemelo sapere.
Il rientro è previsto sabato 4 ma dopo il sabato c’è la domenica 😉 per cui se volete, un giorno in più ci può comodamente stare.
ITINERARIO IN BREVE
23 aprile, martedì, 1° giorno
Italia => Istanbul => Ankara
24 aprile, mercoledì, 2° giorno
Ankara – Boğazkale, 260 km, 3 h circa
25 aprile, giovedì, 3° giorno
Boğazkale – Sivas, 260 km, 3 h 30’ circa
26 aprile, venerdì, 4° giorno
Sivas – Divriği, 170 km, 2 h 30’ circa
27 aprile, sabato, 5° giorno
Divriği – Malatya – Nemrut dağı, 300 km, 4 h circa
28 aprile, domenica, 6° giorno
Nemrut dağı – Diyarbakır, 190 km, 3 h circa
29 aprile, lunedì, 7° giorno
Diyarbakır – Hasankeyf – Midyat – Mardin, 240 km, 3 h 30’
30 aprile, martedì, 8° giorno
Mardin
1 maggio, mercoledì, 9° giorno
Mardin – Gobekli tepe – Şanlıurfa, 220 km, 3 h circa
2 maggio, giovedì, 10° giorno
Şanlıurfa
3 maggio, venerdì, 11° giorno
Şanlıurfa – Gaziantep, 150 km, 2 h circa
4 maggio, sabato, 12° giorno
Gaziantep => Istanbul => Italia
ALLOGGI
Tutti con camere con bagno, puliti, legati alla storia e al territorio. , 1 notte
Ad Ankara, 1 notte
una casa ottomana nella zona del Castello, si raggiunge il Museo Archeologico a piedi
A Boğazkale, 1 notte
una semplice pensione a gestione famigliare, un nostro 2 stelle.
A Sivas, 1 notte
un hotel ricavato in un han, bazaar coperto, del XVI secolo.
A Divriği, 1 notte
un hotel moderno
.
In vetta al Nemrut, 1 notte
Un rifugio di montagna ma sempre camere con bagno.
A Diyarbakır, 1 notte
un hotel ricavato in un caravanserraglio dal XIII secolo, questo hotel probabilmente verrà sostituito.
A Mardin, 2 notte
un hotel ricavato in un caravanserraglio o in una casa antica.
A Şanlıurfa, 2 notte
Un hotel ricavato in una casa antica nel centro storico
.
A Gaziantep
, 1 notte
Una antica casa armena trasformata in hotel.
La quota
La quota per persona comprende:
– camera doppia o tripla con bagno e colazione;
– transfer da e per l’aeroporto;
– trasporto privato, spese per l’autista e carburante;
– la cena a Boğazkale e al Nemrut;
– gli incontri coi miei amici 😉
La quota non comprende ciò che non è previsto nel paragrafo “La quota comprende”, altrimenti sarebbe stato scritto in quel paragrafo.
La quota ve la comunico in privato.
Il viaggio subirà certmente variazioni, aggiunte, modifiche, tagli perché ci fermiamo a chiacchierare o ce la prendiamo comoda.
Il volo al momento, 25 marzo, costa con Turkish da Milano circa 350€, andata e ritorno, tasse comprese.La spesa prevista per i pranzi è tra il 5/10€, per le cene 15/25€.
Per gli ingressi ai siti spenderemo circa 40/50€
DESCRIZIONE DEL VIAGGIO
1° giorno
Italia => Istanbul => Ankara
In aeroporto ad Ankara la nostra guida ci aspetterà per accompagnarci in hotel.
Cena in un ristorante locale.
Notte ad Ankara.
Il programma può subire variazioni in base all’orario di arrivo.
2° giorno
Ankara – Boğazkale, 260 km, 3 h circa
Iniziamo il nostro viaggio in Anatolia visitando il Museo delle Civiltà Anatoliche, situato presso la porta della cittadella, questo vecchio bedesten, mercato coperto, è stato trasformato in un museo per accogliere inestimabili collezioni di opere paleolitiche, neolitiche, hatti, ittite, frigie, urartee e romane. Costituisce il primo passo per conoscere la storia di queste regioni e le civiltà che le hanno caratterizzate. Il museo ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la qualità dei pezzi esposti e l’ambientazione è considerato tra i primi d’Europa. Il restauro del museo ha aggiunto splendore alle sale.
Partiremo per Hattuša, la capitale degli ittiti. Prima di raggiungerla ci fermeremo a visitare il sito di Alacahöyük il sito dove sono stati ritrovati molti dei preziosi reperti esposti ad Ankara, come la famosa Porta delle Sfingi risalente all’età del Bronzo Antico. Il sito è stato abitato fin dal calcolitico e si possono vedere 15 stratificazioni successive. Importanti sono le tombe reali che hanno custodi i corredi funebri dei re. Notevole è la diga del 1240 a.C. riattivata nel 2006.
Cena e notte a Boğazkale.
3° giorno
Boğazkale – Sivas, 260 km, 3 h 30’ circa
Dopo colazione visiteremo Hattuša, Inserita tra i Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO nel 1986, era la capitale dell’impero ittita, il sito è impressionante per la grandezza e la collocazione. Una parte delle mura è stata ricostruita con le tecniche originali, basta questo piccolo tratto per far pensare a cosa poteva essere la città 3.500 anni, difesa da un’imponente cinta di mura lunga più di 6 km, interrotte dalla Porta Reale, dalla Porta del Leone e dal Yer Kapı, la “Porta della Terra”, che segna l’inizio di un tunnel sotterraneo della lunghezza di 70 metri, usato probabilmente in tempo di guerra entrare e uscire dalla città senza esser visti o per scopi rituali. Proseguiremo per la visita del vicino sito di Yazılıkaya, il santuario religioso più sacro degli ittiti, costituito da due gallerie scavate nella roccia: la più piccola era il luogo di sepoltura della famiglia reale, mentre la più grande, decorata con bassorilievi raffiguranti numerose divinità maschili e femminili, era probabilmente dedicata al culto.
Concluse le visite partiam per Sivas, dove arriveremo per cena.
Notte a Sivas.
4° giorno
Sivas – Divriği, 170 km, 2 h 30’ circa
Dopo colazione iniziamo la visita di Sivas. Fu importante crocevia durante l’impero romano, venne punita a causa della precoce conversione al cristianesimo, l’episodio dei 40 Martiri di Sebaste è legato alla città, invasa dai persiani nel VI secolo, saccheggiata dagli arabi nell’VII, per poi passare nelle mani degli armeni, dei selgiuchidi ed infine dei mongoli. Tamerlano la conquistò nel 1400 e ne fece abbattere le mura. La città conserva monumenti di epoca selgiuchide che sedurranno gli amanti dell’architettura musulmana.
Non molto lontano da Sivas incontriamo Divriği. La grande Moschea e l’Ospedale annesso, sono protetti dall’UNESCO e considerati Patrimonio dell’Umanità. Incredibili gli intarsi che decorano e scandiscono il ritmo di uno tra i più grandi monumenti dell’architettura ottomana dell’Anatolia.
Notte a Divriği.
5° giorno
Divriği – Malatya – Nemrut dağı, 300 km, 4 h circa
Partiamo presto la mattina, ma dopo colazione. A Malatya visitiamo la collina di Arslantepe in cui, seguendo i sentieri sterrati, sarà possibile compiere un viaggio nel tempo partendo dalle antiche case dell’età del rame, risalenti al IV millennio a.C., ammirando i resti degli splendidi edifici ittiti, romani e medievali. Cammineremo tra i mattoni di fango con cui fu edificato uno dei più antichi palazzi della storia dell’umanità: la cui costruzione è datata intorno al 3000 a.C.. Dalla cima della collina potrete godere della splendida vista che, attraverso un mare d’albicocchi accompagna lo sguardo fino alle lontane montagne.
Proseguiremo poi con la visita alle storiche moschee di Malatya; la moschea di Namazgah, costruita dai turchi selgiuchidi nel 1243. Il mihrap è finemente scolpito con le autentiche decorazioni dell’arte selgiuchide. Ulu cami, la “moschea principale” si stima risalente al regno di İlhanlı che governò Akapir intorno al 1334.
Cammineremo per i colorati negozi del Bazaar di Şire, famoso per le albicocche, prodotto tipico della regione, per la frutta fresca e per le noci. Non potremo fare a meno di assaggiare le tipiche albicocche ricoperte con la cioccolata.
Dopo pranzo saliamo verso la cima del monte Nemrut per assistere al tramento al cospetto delle statue del Santuario di Antioco I di Commagene.
Cena e notte in vetta al Nemrut.
6° giorno
Nemrut dağı – Diyarbakır, 190 km, 3 h circa
Chi lo desidera può salire di nuovo in vetta per vedere l’alba.
Dopo colazione scendiamo lungo il versante sud orientale e, attraversando il ponte sul fiume delle Ninfe, arriviamo a Eskikahta per visitare Arsameia, importante sito del regno di Commagene, ricco di bassorilievi e iscrizioni. Proseguiamo per il tumulo di Karakuş e il ponte sul Cendere, fatto costruire da Caracalla.
Attraversiamo l’Eufrate per arrivare a Diyarbakır. che sorge sulle sponde del Tigri.
Visitiamo il suo centro storico ricco di moschee e chiese. Cominciamo da Ulu Cami, la “moschea principale”, la più antica dell’Anatolia, più simile alle mosche di Aleppo che a quelle anatoliche. Nel centro, inciso da stradine tortuose, scopriremo le chiese cristiane ancora in attività e quel che resta della chiesa armena.
Notte in centro a Diyarbakır.
7° giorno
Diyarbakır – Hasankeyf – Midyat – Mardin, 240 km, 3 h 30’
Dopo colazione, terminate le visita del centro storico, primo per Hasankeyf, purtroppo gran parte del sito è stato sacrificato per il costruzione di un diga. Attraverso Tur Abdin, il nome deriva dall’antico siriaco e significa “montagne dei Servi del Signore”, raggiungiamo Midyat per scoprire la sua architettura e Mor Gabriel, uno dei primi monasteri cristiani. Da qui dirigiamo verso Mardin, una delle città più belle della Turchia. Ci accoglierà un altro monastero, Mor Hananio o Dayr al-Zafaran, fondato nel 493, si parla ancora, come in altre chiese della zona, l’aramaico.
Cena e notte a Mardin
8° giorno
Mardin
La città è ricchissima di storia e di bellezza, gli edificio arenaria color miele, le decorazioni cesellate nella roccia, gli antichi caravanserragli le moschee, il bazaar e il Museo Archeologico che apre una finestra sul passato, conferiscono a questo luogo un fascino particolare, impossibile descrivere tutto ciò che vedremo camminando per le strade.
Cena e notte a Mardin
9° giorno
Mardin – Göbekli Tepe – Şanlıurfa, 220 km, 3 h circa
Lasciamo Mardin dopo colazione, e prima di entrare in città faremo una sosta a Göbekli Tepe. Il sito, iscritto nel Patrimonio dell’Umanità nel luglio 2018, è considerato il primo posto al mondo dove l’uomo si è fermato, cambiando il suo stato di cacciatore-raccoglitore in agricoltore. Il sito ha ancora molti misteri da svelare, i monoliti in pietra disposti in cerchio rappresentano persone forse radunate in assemblea, le vere ragioni della costruzione del sito, che è molto più esteso dell’area visitabile, cultuale o sociale, non è ancora accertato.
Per il tramonto saremo in centro Şanlıurfa, la Vasca dei Pesci, il Roseto, le moschee della piazza, doneranno uno spettacolo indimenticabile.
Cena e note a Şanlıurfa.
10° giorno
Şanlıurfa
Dopo colazione andremo ad Harran, città che ha attraversato tutte le dinastie mesopotamiche asiatiche, Da qui sono passati Assiri, Ittiti, Babilonesi, Persiani, Selgiuchidi, Romani. Famosa per l’università più antica del mondo, qui è una sorpresa scoprire case simili ai trulli.
Rientrati a Şanlıurfa completeremo le visite in città, crogiolo di fedi e di genti. Profondamente religiosa, richiama da sempre grandi masse di pellegrini. Caminiamo in un reticolo di vicoli dove ammirare le antiche case in pietra chiara, con cortili ombrosi e facciate scolpite, per raggiungere il bazaar che ricorda i secoli passati, le moschee esprimono solennità di religioni e preghiere.
Cena e notte Şanlıurfa.
11° giorno
Şanlıurfa – Gaziantep, 150 km, 2 h circa
Dopo colazione partiamo per Gaziantep, la “Valorosa Antep” ci aspetta con il suo Museo dei Mosaici che conserva i capolavori della città di Zeugma. Il bazaar espone sete e tessuti, spezie e mercanzie di ogni genere. Il soprannome della città deriva dalle pagine di storia che si sono scritte qui per fondare la Repubblica di Turchia. Non possiamo esimerci da una visita da Imam Çeğdaş, i suoi baklava raggiungono ogni giorno tutto il mondo.
Cena e notte a Gaziantep.
12° giorno
Gaziantep => Istanbul => Italia
Dopo colazione raggiungeremo l’aeroporto per il volo di ritorno.