Città storica di Meknès
Le origini berbere e la posizione strategica
Iniziamo il nostro percorso ripercorrendo le radici di Meknes, fondata nel 1061 dagli Almoravidi come roccaforte militare. Il nome stesso richiama la potente tribù berbera dei Meknassa, che già nell’VIII secolo controllava vaste aree dell’est del Marocco. Ci troviamo oggi nella piana di Saïss, racchiusa fra il Medio Atlante e il massiccio del Zerhoun: un crocevia naturale che ha favorito l’espansione della città e la sua evoluzione come capitale imperiale.
L’eredità di Moulay Ismail
Proseguiamo verso il cuore dell’antica città imperiale, nata dalla visione del sultano Moulay Ismail.
Camminando lungo le sue maestose mura, alte fino a 15 metri, comprendiamo l’ambizione urbanistica di un sovrano che voleva imprimere il proprio potere nella pietra. L’impianto urbano riflette una fusione armoniosa di stili architettonici islamici e influenze europee, con elementi che ricordano l’arte ispano-moresca e la funzionalità delle città fortificate del Maghreb.
Un patrimonio urbano completo
Varcando le nove porte monumentali, ci immergiamo in una città che custodisce oltre venticinque moschee, dieci hammam, palazzi sontuosi, granai, fondouks e dimore private. Ogni edificio racconta un’epoca: dagli Almoravidi ai Merinidi, fino agli Alaouiti. Osserviamo come la kasbah si differenzi dalla medina per la vastità dei suoi spazi aperti, i corridoi ombrosi e le torri massicce. La città imperiale rappresenta uno dei pochi esempi completi di urbanistica principesca nordafricana del XVII secolo.
Fragilità e pressioni moderne
Notiamo anche i segni lasciati dal tempo e dallo sviluppo urbano poco controllato. Alcuni edifici risultano danneggiati da restauri inadeguati, mentre l’antico tessuto urbano risente della perdita di elementi originari.
Le trasformazioni rapide dell’area circostante stanno mettendo a rischio la capacità di Meknes di conservare le proprie caratteristiche storiche e culturali.
Protezione e futuro della città
La tutela del sito si basa su leggi nazionali, come la legge 22-80 del 1981 per la protezione del patrimonio marocchino. Sebbene un piano di gestione completo non sia ancora attivo, sono stati avviati numerosi progetti di riqualificazione, sostenuti da enti locali e statali. Visitiamo alcune delle aree interessate da questi interventi: mura restaurate, palazzi recuperati, spazi verdi riqualificati, strade e vicoli risistemati secondo uno studio urbanistico partecipativo.
Verso una gestione consapevole
Concludiamo la nostra esplorazione riflettendo sull’importanza di rafforzare le competenze istituzionali. Per garantire una conservazione efficace, è essenziale che le scelte urbanistiche e di sviluppo siano guidate da una chiara volontà di valorizzare gli elementi che rendono Meknes un patrimonio urbano di rilevanza mondiale.