Paesaggio della cultura vinicola dell’isola Pico

Tracce di una viticoltura eroica
Ci troviamo sull’isola di Pico, nel cuore dell’arcipelago delle Azzorre, a nord‑ovest dell’Europa.
Sin dal XVI secolo, i primi coloni si sono misurati con un ambiente vulcanico impervio per coltivare la vite. In risposta alla forza del vento e alla salinità del mare, è nato un dedalo di muri in basalto nero, lunghi e rettilinei, che scorrono paralleli alla costa. All’interno di questi “currais” – piccole parcelle rettangolari, le viti prosperano su terreno quasi completamente roccioso 

Una geografia modellata dalla vite
Percorrendo questo territorio, osserviamo come migliaia di currais si estendano sulle pendici del vulcano Pico
– la vetta più alta del Portogallo, e lungo coste aspre. Qui, ogni spacco basaltico ha un peso, ogni sasso che fa muro, e tutte queste opere minori, insieme a cantine, cascine, chiese, mulini e scivoli naturali verso il mare (le “rola‑pipas”), raccontano una storia di ingegno collettivo e quotidiano.

L’apogeo e il declino
La coltivazione della vite raggiunge il suo culmine nel XIX secolo, quando i vini, in particolare il celebre Verdelho, viaggiano fino alla corte dello zar di Russia e ai mercati europei e americani. Poi fanno la loro comparsa malattie come la peronospora e la fillossera, accompagnate da fenomeni di desertificazione.
La produzione crolla e molti currais vengono abbandonati, generando un paesaggio sospeso tra memoria e natura.

Rinascita nel segno del Patrimonio
Nel 2004 questo paesaggio viene riconosciuto dall’UNESCO per il suo valore culturale unico.
Negli anni successivi arriva un forte impulso alla conservazione e al rilancio, con finanziamenti tramite programmi regionali come PEPAC o Vitis che riportano in coltivazione centinaia di nuovi ettari.
Nel 2019, grazie all’integrazione tra tutela ambientale e architettura paesaggistica, il sito ottiene un premio europeo per il miglior sviluppo di un paesaggio culturale .

Tradizione viticola e cibo delizioso
Passeggiando tra i muri basaltici, possiamo osservare ancora oggi le tre varietà autoctone: Arinto dos Açores, Verdelho e Terrantez do Pico – un patrimonio vegetale gelosamente custodito.
Il clima mite – con inverni piovosi e estati calde – unito alla protezione dei currais, favorisce vini secchi, fruttati e perfetti per accompagnare piatti di pesce e frutti di mare.

Strumenti di tutela e governance
La protezione del paesaggio si fonda su iniziative normative che risalgono agli anni ’80 e ’90.
A questi vincoli legislativi si affiancano piani di gestione aggiornatissimi – piano di salvaguardia, piano dinamico e piani quinquennali – che limitano le costruzioni, promuovono l’uso del basalto locale, recuperano terreni abbandonati e valorizzano le tecniche tradizionali.
La gestione è coordinata su più livelli: l’Ente regionale per l’ambiente definisce e applica le leggi, un comitato specifico gestisce la proprietà UNESCO, l’Università locale fornisce consulenza tecnica, e i comuni di Madalena e São Roque vigilano su strade, costruzioni e viticoltura.

Il futuro della viticoltura picana
Guardando avanti, sappiamo che questo sito vivente ha bisogno di una costante cooperazione tra istituzioni e comunità locali. Il futuro dipende da un equilibrio tra sostenibilità economica, valorizzazione sociale e rispetto delle tecniche tradizionali. Finanziamenti, formazione di giovani viticoltori e governance partecipata saranno fondamentali per garantire che i “currais” continuino a raccontare la loro storia per altri 500 anni.

 

Need Help?
Grazie di essere qui!

Abbi pazienza

La versione precedente del sito resisteva on-line da diversi lustri, da pochi giorni La Compagnia del Relax ha una nuova livrea aggiornata e funzionale.
Al momento è ancora disordinata, come per magia sono tornati on-line viaggi con vecchie date e altre amenità.
Col tempo migliorerà tutto!
Foto, calendario partenze, newsletter, link, un lavoro 
immane per mettere on-line il mezzo migliaio di pagine che comporranno il sito.
Il meccanismo però è lo stesso: ci sono i temi di viaggio e le destinazioni, se non trovi qualcosa che cerchi, scrivimi!
P.s. Non trovi il box della Privacy ma puoi navigare in tranquillità perché non raccolgo i cookies e non uso olio di palma ;)