Sardis: un nuovo Patrimonio dell’Umanità

Nel luglio 2025, durante la 47ª sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO a Parigi, Sardis e i Tumuli di Lidia di Bin Tepe sono stati ufficialmente iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale, diventando il 22° sito turco riconosciuto. Inserito nella Tentative List dal 2013, il sito è stato premiato secondo il Criterio (iii) per l’eccezionale testimonianza archeologica e architettonica della civiltà lidia, che ha lasciato un’impronta unica nella storia dell’Anatolia.

Capitale della Lidia e Culla della Moneta

Sardis, situata nella provincia turca di Manisa, fu la capitale del Regno di Lidia durante l’Età del Ferro. È riconosciuta come il luogo di nascita della moneta coniata e per la leggendaria ricchezza del re Creso (Karun). L’oro proveniente dal fiume Paktolo (Sart Çayı) rese Sardis un centro economico e culturale unico nel mondo antico. Secondo la leggenda, fu nelle sue acque che il re Mida lavò via il suo tocco d’oro. I Lidi, popolo anatolico con lingua e religione proprie, introdussero per primi monete in elettro (lega di oro e argento), segnando un punto di svolta nei sistemi monetari. Le prime monete mostravano un leone e un toro affrontati, simboli di potere e fertilità; in epoca persiana furono sostituite da immagini del re Dario I.

Una Città Multiculturale e Religiosa

Oltre alla sua importanza economica, Sardis fu anche un crocevia religioso. È uno dei Sette Luoghi dell’Apocalisse del Nuovo Testamento: nella lettera alla Chiesa di Sardis, la comunità veniva criticata per l’apparenza di vitalità spirituale, che nascondeva invece una condizione di morte interiore. La città ospitava anche la più grande sinagoga dell’antichità, costruita probabilmente nel III o IV secolo d.C. e scoperta nel 1962. L’edificio, con mosaici, colonne e iscrizioni in greco ed ebraico, poteva accogliere fino a 1.000 fedeli. La comunità ebraica godeva di autonomia giuridica e libertà religiosa, come testimoniato da fonti storiche come Giuseppe Flavio: la sinagoga era utilizzata sia come luogo di culto che come tribunale.

Bin Tepe: La Necropoli Reale dei Lidi

A pochi chilometri da Sardis si trova Bin Tepe, la necropoli reale dei Lidi, che comprende oltre 90 tumuli monumentali, tra cui quelli attribuiti ai re Alyattes e Gyges, risalenti al VI e V secolo a.C. Questa vasta area, situata nei pressi del lago Marmara, è considerata una delle più grandi necropoli antiche del mondo, con più di 119 tumuli distribuiti su circa 7.500 ettari. Rappresenta una delle espressioni più imponenti della cultura funeraria lidia.

Conservazione, Ricerca e Valorizzazione

Dopo la caduta del Regno di Lidia nel VI secolo a.C., Sardis mantenne un ruolo centrale sotto i domini persiano, greco, romano e bizantino. Oggi, la città conserva numerose strutture di epoca romana, tra cui l’acropoli, il complesso di bagni e palestra, e il Tempio di Artemide, iniziato da re Creso e completato in epoca ellenistica. Secondo l’UNESCO, Sardis presenta una struttura urbana unica, con mura fortificate, terrazze, insediamenti, santuari e cimiteri. Gli scavi e gli interventi interdisciplinari di conservazione sono attualmente in corso sotto la direzione della Direzione degli scavi di Sardi. Inoltre, grazie al Night Museum Project, il sito è aperto anche in orario serale, permettendo ai visitatori di esplorare il ricco patrimonio culturale della Türkiye sotto le stelle.

 

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