Tra valli silenziose, villaggi di pietra e storie nascoste
Questo itinerario di 7 giorni è stato pensato per chi desidera immergersi in profondità nella magia della regione, attraversando sentieri poco battuti, villaggi senza tempo e antiche chiese scavate nella roccia. Ogni tappa ci conduce alla scoperta di valli scolpite dai millenni, formazioni geologiche uniche e testimonianze di civiltà che hanno lasciato tracce visibili ma discrete. Camminiamo tra vigneti, attraversiamo ponti in pietra costruiti dalla comunità, ascoltiamo storie scolpite nei muri delle case e ci lasciamo sorprendere da una natura generosa che cambia luce e colori a ogni ora del giorno. Lungo il percorso, ci accolgono pensioni familiari, piccoli boutique hotel e ristoranti dove gustare la cucina locale, accompagnati dalla calda ospitalità anatolica. Ogni giornata è un viaggio dentro il paesaggio e dentro la storia: un invito a rallentare e osservare, lasciandoci guidare dal passo e dallo sguardo. Una proposta ideale per chi vuole vivere la Cappadocia non da turista, ma da viaggiatore consapevole.
Giorno 1
Valle di Meskendir – Çavuşin
Al nostro arrivo in Cappadocia ci ritroviamo in ufficio per un breve briefing, poi un trasferimento di dieci minuti ci porta all’imbocco della Valle di Meskendir. Il sentiero serpeggia tra pareti di tufo rosato scolpite dagli agenti atmosferici: mentre procediamo, scopriamo le piccole chiese rupestri decorate con croci in rosso ocra, testimonianza delle prime comunità cristiane che qui si rifugiavano. Raggiungiamo Çavuşin, villaggio disteso ai piedi di una falesia stratificata. Passeggiando per le sue viuzze riconosciamo la vecchia chiesa di San Giovanni Battista, in parte crollata ma ancora impreziosita da affreschi bizantini – un promemoria della prosperità monastica tra VI e XI secolo. Nel pomeriggio, ci spostiamo verso il Museo all’aperto di Zelve: camminiamo tra antichi eremi scavati nella roccia, mulini e colombaie che ci parlano di un insediamento rimasto abitato fino al 1952. Proseguiamo a piedi per Paşabağ, dove i celebri camini delle fate a “tre teste” si ergono come obelischi naturali. Qui entriamo nell’Eremo di San Simone: la cella, arroccata a diversi metri d’altezza, racconta la ricerca di solitudine dei primi anacoreti. Rientriamo infine a Çavuşin con la luce dorata del tramonto che accende le sfumature del tufo.
Sistemazione: boutique hotel a Çavuşin – mezza pensione
Giorno 2
Çavuşin – Göreme
Dopo una ricca colazione ci incamminiamo senza fretta fra i camini delle fate, puntando al plateau di Bozdağ. Il percorso ci regala, a ogni pausa, vedute che abbracciano l’intero altopiano anatolico. Sulla sommità comprendiamo perché in antichità la zona fosse considerata un luogo di meditazione: il silenzio è rotto solo dal vento.
Scendiamo nella Valle Rossa: i suoi strati di ossido di ferro conferiscono sfumature vermiglie che cambiano con l’inclinazione del sole. In un caffè all’aperto assaggiamo gözleme appena cotti sul sac (tipico tegame), poi ci addentriamo tra cappelle rupestri affrescate con motivi geometrici, segno dell’iconoclastia del periodo bizantino.
Proseguendo nella Valle Rosa osserviamo come l’erosione abbia scolpito archi e pinnacoli che ricordano le navate di una cattedrale naturale. Attraversiamo infine la Valle delle Spade – così chiamata per le creste sottili di roccia che sembrano lame – e scendiamo a Göreme, nucleo pulsante della regione e punto d’osservazione privilegiato per le mongolfiere che all’alba punteggiano il cielo.
Sistemazione: cave hotel a Göreme – mezza pensione
Giorno 3
Valle dell’Amore – Göreme
Lasciamo Göreme e camminiamo tra i pinnacoli candidi della Valle dell’Amore: la loro forma slanciata, plasmata da secoli di erosione, ha ispirato leggende locali sul potere creativo della natura. Raggiungiamo Uçhisar, dominata dal castello scavato in un gigantesco monolite di tufo. Salendo sulle sue terrazze comprendiamo la sapienza difensiva degli abitanti, che sfruttarono cunicoli interni e cisterne per resistere a lunghi assedi. Dopo il pranzo libero nei ristorantini del borgo, imbocchiamo la Valle dei Piccioni. Le nicchie scavate nelle pareti custodivano migliaia di colombi: raccoglievamo il loro guano per fertilizzare i vigneti e, secondo la tradizione, spedivano messaggi d’amore. Il sentiero ci riporta a Göreme tra vigne di narince e frutteti di albicocchi.
Sistemazione: cave hotel a Göreme – mezza pensione
Giorno 4
Göreme – İbrahimpaşa
Questa mattina raggiungiamo il Museo all’aperto di Göreme, dove esploriamo chiese rupestri come la Karanlık (la “Oscura”), celebre per gli affreschi dai blu profondi preservati dall’assenza di luce. Lasciato il complesso, ci immergiamo nella Valle di Zemi: il sentiero corre in un corridoio verdeggiante dove fichi selvatici e pistacchi creano oasi d’ombra. Risalendo verso la Collina Gemil incontriamo campi coltivati da generazioni: qui la viticoltura risale all’epoca ittita, quando il vino era offerto alle divinità della tempesta. Attraversiamo strade sterrate che ci conducono a İbrahimpaşa, borgo conosciuto come Babayan durante l’Impero ottomano. Osserviamo il ponte in pietra del 1939, restaurato con cura dai paesani: un segno tangibile dello spirito cooperativo che ancora anima la comunità.
Sistemazione: pensione a İbrahimpaşa – mezza pensione
Giorno 5
İbrahimpaşa – Mustafapaşa
Oggi,ci incamminiamo verso la Valle dei Balcani, un corridoio nascosto punteggiato da chiese rupestri in parte affondate nel suolo. Dopo sei chilometri appaiono i contorni di Ortahisar; la rocca-castello, alta 90 metri, fu posta di vedetta sulla Via della Seta. Pranziamo in una casa di pietra convertita in lokanta (tipico ristorante turco). Saliamo sulla fortezza per ammirare la corona di vulcani spenti – Hasan Dağı e Erciyes – che plasmarono, eruzione dopo eruzione, il paesaggio in cui ci muoviamo. Seguendo una pista sterrata, scendiamo nella Valle di Uzengi, fertile grazie alle sorgenti minerali che sgorgano dalle fessure del tufo. Lungo il torrente scorgiamo vigneti a pergola, testimonianza della cultura enologica greco-anatolica. Concludiamo la giornata a Mustafapaşa: passeggiando tra case in pietra del XIX secolo leggiamo sugli architravi iscrizioni in greco e turco, memoria di una convivenza protrattasi fino allo scambio di popolazioni del 1923.
Sistemazione: mansion ottomana a Mustafapaşa – mezza pensione
Giorno 6
Derinkuyu – Avanos
Dopo colazione un veicolo ci conduce al labirinto sotterraneo di Derinkuyu, una delle più profonde città sotterranee della regione: scendiamo fino al settimo livello, tra condotti di ventilazione, stalle e chiese dove gli abitanti si rifugiavano durante le incursioni arabe dei secoli VII-X. Ripartiamo verso la Valle di Ihlara, canyon scavato dal fiume Melendiz che antichi testi identificano come Peristrema. Camminiamo accanto al fiume, sostando nella chiesa di Ağaçaltı per ammirare l’Ascensione affrescata con tinte ocra e turchese. Raggiungiamo Belisırma, pranziamo in un ristorante su palafitte, poi continuiamo verso il complesso monastico di Selime: le sue cattedrali rupestri ospitarono, secondo la tradizione, i primi corpi di cavalleria cristiani. Al termine della visita raggiungiamo Avanos, cittadina adagiata sul Kızılırmak, il Fiume Rosso. Qui l’argilla ferruginosa depositata dal corso d’acqua alimenta da tremila anni la produzione di ceramiche: nei laboratori impariamo che le tecniche si tramandano di padre in figlio sin dall’epoca ittita.
Sistemazione: hotel ad Avanos – mezza pensione
Giorno 7
Partenza
Terminata la colazione, ci dirigiamo verso l’aeroporto per concludere o proseguire il nostro viaggio.
La quota comprende:
- assistenza in italiano e in turco 24 al giorno;
- assistenza per l’acquisto dei biglietti aerei che posso emettere su richiesta;
- assistenza per l’acquisto dell’assicurazione di viaggio che possiamo emettere su richiesta e che considero obbligatoria per partecipare;
- pasti;
- tutti gli alloggi;
- trasferimento di andata e ritorno dall’aeroporto;
- tutti i trasporti.
La quota non comprende:
- biglietti aerei che possiamo emettere su richiesta;
- assicurazione di viaggio che possiamo emettere su richiesta;
- pasti non menzionati nel programma e bevande escluse;
- le spese bancarie a carico dell’ordinante;
- tutto quanto non menzionato nel paragrafo ‘La quota comprende’.
NOTA INFORMATIVA: la quota per persona verrà comunicata su richiesta, in base al numero di partecipanti e alla data di viaggio.
Non esitate a contattarmi per ogni informazione.