Centro storico Shahrisabz

Un viaggio nel cuore della storia
Ci troviamo nella parte meridionale dell’Uzbekistan, lungo l’antica Via della Seta, in un luogo che da oltre duemila anni custodisce il cuore culturale e politico della regione di Kesh: il centro storico di Shahrisabz.
Passeggiando tra le sue vie, protette da mura medievali ancora visibili in alcuni tratti, scopriamo un insieme di monumenti e quartieri antichi che raccontano la lunga evoluzione della città. In particolare, è il periodo del sovrano Temur nel XV secolo a rappresentare l’apice di questo sviluppo, lasciandoci opere architettoniche che ci accompagnano in un viaggio tra i secoli, attraverso stili differenti che si sono stratificati nel tempo.

Il Palazzo dei Sogni
Entrando nell’antico sito del palazzo Ak-Sarai, quasi sentiamo l’eco della grandiosità del progetto avviato da Temur nel 1380, subito dopo la conquista di Khorezm. I migliori artigiani di quella regione furono deportati qui per lavorare alla residenza del sovrano, decorandola con raffinatezza. Anche se oggi restano solo le fondamenta della monumentale porta d’ingresso, possiamo ancora cogliere la maestosità dell’edificio: proporzioni audaci, linee potenti, un capolavoro che non ha eguali neppure nella più celebre Samarcanda.

Luogo di riposo eterno
Poco distante, ci fermiamo al complesso funerario Dorus Saodat, destinato alla dinastia regnante. Si tratta di una vasta struttura che includeva non solo le tombe, ma anche una sala per le preghiere, una moschea e spazi per i pellegrini e la comunità religiosa. Colpisce subito la facciata principale in marmo bianco, ma è la tomba di Temur a catturare tutta la nostra attenzione: semplice e solenne, scolpita nello stesso marmo, rappresenta una delle più raffinate opere commemorative dell’Asia Centrale.

Vita quotidiana e architettura urbana
Proseguiamo verso il bazar coperto del Chor-su, costruito all’incrocio tra due arterie principali.
La struttura ottagonale, sormontata da una cupola centrale, spicca per il suo impianto architettonico sobrio ma efficace. Non lontano, ci rilassiamo nei bagni pubblici, ricostruiti sul sito delle antiche terme del XV secolo e ancora oggi funzionanti grazie a un ingegnoso sistema di canalizzazione sotterranea. Camminando tra i quartieri residenziali, osserviamo le case tradizionali, organizzate attorno a cortili interni con verande: uno stile popolare che riflette la vita quotidiana della città nei secoli passati.

Tra passato e presente
La nostra visita continua con moschee come Mirhamid, Chubin, Kunduzar e Kunchibar, costruite in epoche successive. Questi edifici più recenti, pur se meno monumentali, arricchiscono l’identità religiosa e urbana della città. Offrono un’immersione nei diversi stili architettonici che hanno caratterizzato il paesaggio urbano anche nei secoli recenti.

Valore universale
Il valore storico e culturale di Shahrisabz è riconosciuto a livello internazionale. Le sue architetture, in particolare quelle del periodo temuride, hanno influenzato profondamente l’evoluzione dell’architettura islamica in Asia Centrale. La combinazione di monumenti monumentali come il palazzo Ak-Sarai e la tomba di Temur con elementi della vita quotidiana ne fanno un raro esempio di città che ha saputo coniugare potere, spiritualità e abitabilità.

Un tessuto urbano intatto
L’integrità del centro storico è sorprendente: le mura che delimitavano la città medievale racchiudono ancora gran parte dei monumenti originali e del tessuto urbano del periodo temuride.
Tuttavia, alcune alterazioni introdotte in epoca sovietica hanno compromesso l’armonia dell’insieme.
Oggi, il problema più grave è rappresentato dal livello crescente delle acque sotterranee, che minaccia la stabilità delle strutture e rende urgente l’installazione di un sistema di drenaggio.

Conservazione e Futuro
Dal 1973, Shahrisabz è riconosciuta come “Monumento di Interesse Nazionale” e tutelata dalla legislazione dell’Uzbekistan. La gestione è affidata all’Ispettorato Regionale per la Protezione del Patrimonio, in collaborazione con il Ministero della Cultura. I principali edifici storici sono sottoposti a controlli regolari da parte dell’Istituto di Architettura di Tashkent. Sebbene i fondi ricavati dagli affitti contribuiscano alla manutenzione, sono necessari finanziamenti statali aggiuntivi per restauri complessi, come quelli delle mura.
Un piano di conservazione a lungo termine è indispensabile per proteggere questo patrimonio che ci parla ancora con voce viva del suo glorioso passato.

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