Trekking nel Parco del Bale

8 giorni e 7 notti

In questo viaggio ci immergeremo in un’Etiopia che si rivela passo dopo passo, attraverso esperienze che ci portano a vivere il territorio più che a osservarlo. Cammineremo tra paesaggi che cambiano con l’altitudine e scopriremo quanto il ritmo del trekking trasformi il modo in cui percepiamo la natura che ci circonda. Passeremo dalle città vivaci agli altopiani silenziosi, ascoltando come ogni ambiente influisca sul nostro stato d’animo e sul nostro modo di muoverci.

Ci troveremo spesso lontani dalle rotte più battute, in luoghi dove la vita quotidiana segue schemi antichi e dove la fauna endemica ha trovato rifugi che esistono solo qui. Vivremo il parco del Bale non come visitatori distanti, ma attraversandolo lentamente, rendendoci conto di quanto le sue foreste, le sue praterie e le sue zone afro-alpine cambino a ogni passo.

Le notti in tenda ci offriranno un modo diverso di stare nel mondo: il cielo scuro sopra di noi, il silenzio rarefatto dell’altopiano, il calore del campo che diventa un punto di riferimento. E infine, ritroveremo Addis Abeba con uno sguardo diverso, consapevoli di aver condiviso un’esperienza che mette al centro l’essenziale: il movimento, l’ascolto, la scoperta lenta di un Paese che mostra la sua natura più autentica a chi accetta di viverla senza fretta.


Programma di viaggio:

Giorno 1
Italia > Addis Abeba
Arriviamo al mattino nella capitale etiope, dopo aver incontrato il nostro autista, ci trasferiamo in hotel per depositare i bagagli. In seguito visitiamo la città. Entriamo al Museo Nazionale, interessante per i reperti sabei e per i resti di Lucy, un australopiteco vissuto nella valle dell’Awash tre milioni e mezzo di anni fa e il Museo Etnografico, che possiede una splendida collezione di strumenti musicali e di croci copte, nonché le stanze dove abitò l’imperatore Hailè Selassiè. Dopo pranzo raggiungiamo la chiesa di San Giorgio, simbolo dell’identità religiosa etiope, e infine saliamo sulla collina di Entoto. Da qui osserviamo la capitale dall’alto, distesa tra modernità e memoria storica.

Pernottamento: Addis Abeba
Pasti compresi: pranzo e cena

Giorno 2
Addis Abeba – Dinsho
Lasciamo la capitale dirigendoci verso il Parco Nazionale delle Montagne di Bale, attraversando paesaggi che mutano gradualmente, dalle pianure agricole ai pendii ricoperti di foreste. Lungo la strada pranziamo e ci concediamo brevi soste per ammirare la varietà del paesaggio. All’arrivo entriamo per la prima volta nel cuore del parco, un santuario naturale creato per proteggere specie uniche come il Nyala di montagna e il tragelafo di Menelik. Durante una breve passeggiata scorgiamo facoceri, antilopi e numerosi uccelli che popolano questa zona di altopiano.
Al termine della giornata montiamo le tende e ci prepariamo alla nostra prima notte immersi nella natura del Bale.
Pernottamento: Campeggio a Dinsho
Pasti compresi: pranzo, cena

Giorno 3
Dinsho – Finch Abera
Dopo colazione iniziamo il nostro trekking a piedi o a cavallo di 14 chilometri, seguendo sentieri che si inoltrano tra antiche rocce vulcaniche modellate nei millenni da fiumi impetuosi. Arriviamo alle cascate di Finch Abera, dove l’acqua precipita in gole profonde create da una lenta e incessante erosione. Il fragore dell’acqua e il verde umido che avvolge l’area ci offrono una sosta perfetta per il pranzo al sacco.

Nel pomeriggio raggiungiamo il nostro campo, immerso in un paesaggio che alterna radure, torrenti e pareti rocciose.
Pernottamento in campeggio
Pasti compresi: colazione, pranzo, cena

Giorno 4
Finch Abera – Wasema
Riprendiamo il cammino con un trekking di circa 10 chilometri nel cuore del parco. Qui attraversiamo un mosaico di ambienti: boschi, laghi, antiche cime vulcaniche e l’immensa zona afro-alpina, la più estesa del continente. Mentre avanziamo, scopriamo come questo territorio ospiti gli ultimi esemplari del lupo etiope, la specie di canide più rara al mondo, che vive solo sugli altopiani etiopi.

La giornata scorre tra radure silenziose, piante endemiche e il continuo alternarsi di luci e ombre sulle montagne.
Pernottamento in campeggio
Pasti compresi: colazione, pranzo, cena

Giorno 5
Wasema – Rafu
Dopo la colazione partenza per il terzo giorno di trekking a piedi o a cavallo per 10 chilometri. Oggi attraversiamo prima le pianure intorno ai 2500 metri, coltivate a grano dalle comunità locali, poi entriamo nella fascia di foreste dominate dal ginepro e dalla Hagenia Abyssinica, un albero dalle proprietà medicinali utilizzato da secoli nella tradizione etiope.

Superati i 3300 metri, gli alberi lasciano spazio a una brughiera di eriche che si estende fino ai 3600 metri; qui il vento diventa il nostro compagno costante, mentre la vegetazione si fa sempre più essenziale. Pranziamo lungo il cammino e raggiungiamo il terzo campo base, circondati da un altopiano che sembra sospeso nel tempo.
Pernottamento in campeggio
Pasti compresi: colazione, pranzo, cena

Giorno 6
Rafu – Garba Guracha
La nostra giornata ci conduce verso Garba Guracha, uno dei laghi permanenti del parco. Camminiamo per circa 20 chilometri, osservando come l’acqua di questo lago scuro e profondo rappresenti un rifugio vitale per numerosi uccelli migratori, in particolare le anatre che qui trovano riparo durante i mesi invernali europei. Il silenzio che avvolge il lago ha qualcosa di primordiale, e l’arrivo sulle sue rive ci regala una delle immagini più suggestive del viaggio.

Pernottamento in campeggio
Pasti compresi: colazione, pranzo, cena

Giorno 7
Garba Guracha – Sanetti Plateau – Robe
Dopo colazione completiamo l’ultimo tratto di trekking raggiungendo il Sanetti Plateau, un altopiano che si estende come un immenso tappeto afro-alpino a oltre 4.000 metri. In questa zona il lupo rosso trova uno dei suoi habitat principali, e cerchiamo di scorgerlo mentre ci muoviamo tra prati erbosi e distese di lobelie giganti, piante che sembrano provenire da un’altra era geologica.

Raggiunte le macchine, proseguiamo verso la foresta di Harenna, uno degli ultimi grandi polmoni verdi dell’Etiopia meridionale, noto per le sue leggende, il caffè selvatico e le scimmie di bambù*. Al termine delle visite ci spostiamo a Robe.
Pernottamento: Robe
Pasti compresi: colazione, pranzo, cena

*Le leggende segrete della foresta di Harenna
Quando entriamo nella foresta abbiamo la sensazione di varcare la soglia di un luogo sospeso tra realtà e mito. Da secoli le comunità locali raccontano che questi alberi imponenti custodiscano spiriti benevoli, chiamati qolle, invisibili e silenziosi, che vigilano sul bosco e sui suoi abitanti. Alcuni anziani narrano che, durante le notti di luna piena, questi spiriti possano manifestarsi attraverso il fruscio improvviso delle foglie o attraverso il canto lontano di uccelli che nessuno ha mai visto da vicino.

Una delle storie più affascinanti riguarda il “Sentiero degli Scomparsi”, un percorso che si addentra nelle zone più fitte della foresta. Secondo il racconto, chi lo percorreva senza rispetto veniva disorientato dal bosco stesso: i tronchi sembravano cambiare posizione, i suoni si facevano ovattati e i viaggiatori finivano per compiere dei cerchi senza mai accorgersene. Gli abitanti della zona sostengono che la foresta, più che punire, volesse mettere alla prova l’umiltà dell’uomo. Solo chi camminava con calma e ascoltava il ritmo naturale del luogo ritrovava la direzione.

Un’altra leggenda narra dell’“Albero dei Nomi Perduti”, un enorme Hagenia Abyssinica considerato il più antico della foresta. Si dice che chi appoggiava la mano sul suo tronco potesse ricordare cose dimenticate: il nome di un antenato, un luogo dell’infanzia, un desiderio nascosto da tempo. Questo albero, ancora oggi venerato, rappresenta per molti un punto di incontro tra memoria, identità e natura.

Il caffè selvatico: alle radici di un aroma antico
La foresta di Harenna è uno degli ultimi luoghi dell’Etiopia in cui il caffè Arabica cresce ancora spontaneo, così come faceva migliaia di anni fa. Qui le piante non sono coltivate: nascono all’ombra degli alberi ad alto fusto, protette da un ecosistema umido che regola temperatura e luce con una precisione che sembra quasi intenzionale.

Camminando tra gli alberi, vediamo piccoli arbusti carichi di bacche rosse: sono i frutti da cui tutto ha avuto origine. Le comunità locali raccolgono ancora oggi il caffè a mano, scegliendo solo le bacche mature e rispettando i ritmi del bosco. Questo caffè ha un gusto diverso, più complesso e selvaggio, con note erbacee e una leggera acidità che racconta il suo legame diretto con la terra.

Secondo un antico racconto, sarebbe stato proprio un pastore degli altopiani, secoli fa, a scoprire le proprietà energizzanti delle bacche osservando le sue capre, che diventavano irrequiete dopo averle mangiate. La storia del caffè, da allora, si è intrecciata con quella dell’Etiopia, tanto che molte famiglie considerano la cerimonia del caffè non un semplice rito, ma un modo per onorare gli spiriti del luogo e rinsaldare i legami sociali.

Le scimmie di bambù: custodi silenziose della foresta
Tra gli abitanti più sorprendenti della Foresta di Harenna ci sono le scimmie di bambù, una specie rara e endemica degli altopiani meridionali dell’Etiopia. Questi primati hanno un comportamento quasi esclusivo: si nutrono principalmente dei giovani germogli di bambù, un alimento difficile da digerire che richiede lunghi momenti di ruminazione e pause tranquille.

Camminiamo in silenzio sapendo che, con un po’ di fortuna, potremmo scorgerle muoversi tra i fusti di bambù, in gruppi familiari molto coesi. Le scimmie di bambù sono curiose, ma prudenti; osservano con attenzione i visitatori prima di decidere se continuare le loro attività o allontanarsi senza fare rumore. Le loro espressioni, spesso malinconiche, hanno ispirato storie locali secondo cui questi animali sarebbero gli antichi guardiani della foresta, incaricati di segnalare agli spiriti eventuali minacce.

La loro sopravvivenza è strettamente legata alla salute del bambù e dell’intero ecosistema: per questo vederle è sempre un privilegio, un incontro fragile che ricorda quanto sia prezioso l’equilibrio del parco.

Giorno 8
Robe – Addis Abeba > Italia
Partiamo di buon mattino per fare ritorno ad Addis Abeba, attraversando ancora una volta gli altipiani che ormai iniziamo a riconoscere nei loro dettagli. Dopo pranzo lungo la strada, arriviamo in città, dove abbiamo a disposizione camere in day-use per prepararci al viaggio di rientro.

Concludiamo la nostra esperienza con una cena etiope tradizionale, accompagnata da canti e danze che raccontano, attraverso ritmi e movimenti antichissimi, l’identità profonda di questo Paese. Successivamente ci trasferiamo in aeroporto per il volo internazionale.
Pasti compresi: pranzo, cena


Estensione
Missione della consolata presso la Lephis Forest

2 giorni 2 notti

In questi giorni vivremo da vicino iniziative portate avanti con determinazione da missionari, volontari e lavoratori locali, scoprendo come progetti sanitari, educativi e agricoli abbiano cambiato la vita di intere famiglie. Visiteremo le scuole del villaggio, strutture mediche che ogni giorno affrontano sfide complesse, ascoltando storie che nascono dal lavoro condiviso e dalla collaborazione.

Questo itinerario ci invita a rallentare, osservare e comprendere. Ci permette di avvicinarci alle persone nel loro contesto quotidiano, scoprendo ciò che rende queste comunità così radicate, resilienti e vive. Non cercheremo scenari spettacolari, ma esperienze sincere: il ritmo dei villaggi, l’impegno di chi lavora per migliorare il presente, la forza delle relazioni che sostengono questi luoghi.


Programma:

Giorno XX
Lephis Forest
In arrivo dal nord o dal sud, deviamo per una decina di chilometri su una strada secondaria che si inoltra tra campi, foreste e spazi aperti. Ci avviciniamo alla Lephis Forest, una zona compresa tra il lago Langano e Shashamane, dove si trova una missione della Consolata, un’istituzione religiosa italiana fondata all’inizio del XX secolo con l’obiettivo di portare sostegno spirituale, educativo e sanitario nelle zone più isolate dell’Africa. Appena arriviamo, ci colpisce la quiete del luogo: le casette bianche immerse nel verde, i vialetti ordinati e gli orti curati raccontano di un impegno quotidiano fatto di dedizione e collaborazione. La missione non è solo un punto di riferimento religioso, ma anche un centro di attività sociali e sanitarie che coinvolge volontari locali e internazionali. 

Ci fermiamo per il pranzo in un ristorante semplice e accogliente, dove assaggiamo piatti della tradizione etiope, spesso preparati secondo usanze tramandate di famiglia. Nel pomeriggio raggiungiamo la missione, dove veniamo accolti dai responsabili dei progetti attivi nella zona. Ascoltiamo racconti sulle attività comunitarie, sulle sfide quotidiane e sul ruolo dei volontari, che incontriamo se presenti. 
Pernottamento: Lephis Forest
Pasti compresi: pranzo e cena

Giorno 1
Lephis Forest
Dopo la prima colazione ci incamminiamo per pochi minuti lungo un sentiero che ci conduce all’ospedale di Gambo. Entriamo nei vari reparti accompagnati dallo staff sanitario e scopriamo come questa struttura, nata decenni fa in un territorio isolato, sia riuscito a diventare un centro fondamentale per la salute della popolazione locale. Ci raccontano storie di dedizione e progresso, frutto di collaborazioni internazionali e della forza della comunità.

Rientriamo in missione per il pranzo e, nel pomeriggio, ci muoviamo verso il villaggio dei lebbrosi. Qui comprendiamo meglio il percorso di reintegrazione e supporto che ha permesso a molte persone di ricostruire una vita dignitosa. Proseguiamo poi verso la fattoria gestita da due signori italiani insieme a diversi lavoratori etiopi: un progetto agricolo che produce latte, verdure e cereali. Mentre osserviamo il lavoro nei campi e le attività della fattoria, ci rendiamo conto di quanto queste iniziative abbiano contribuito allo sviluppo locale e alla diffusione di tecniche agricole migliorate. La giornata si conclude con il rientro in missione, dove ci attende la cena e una serata tranquilla scandita dai suoni della foresta.
Pernottamento: Lephis Forest
Pasti compresi: colazione, pranzo e cena

Giorno 02
Lephis Forest – Addis Abeba > Italia
Al mattino, dopo la colazione, raggiungiamo Basako, un villaggio situato a pochi chilometri dalla missione. Qui visitiamo la scuola e l’asilo locale, luoghi vivaci dove i bambini ci accolgono con sorrisi e curiosità. Le aule, spesso semplici, custodiscono però un grande desiderio di apprendere, mentre gli insegnanti raccontano l’importanza dell’istruzione in un contesto rurale come questo.

Ritorniamo in missione per il pranzo e, nel primo pomeriggio, ci rimettiamo in viaggio verso Addis Abeba. Arrivati in città, disponiamo di camere in day use per un momento di relax prima della cena. La giornata si conclude in un ristorante tipico, dove assistiamo a canti e danze tradizionali che narrano le diverse identità culturali dell’Etiopia. Dopo la cena, ci dirigiamo in aeroporto per il volo internazionale.
Pasti compresi: colazione, pranzo e cena


NOTA
: se preferite, posso organizzare il viaggio in forma privata, scegliendo insieme le date che vi sono più comode e, se lo desiderate, possiamo anche prolungarlo a vostro piacimento.


La quota comprende:

  • trasporti / trasferimenti privati in 4X4, minibus o coaster bus in base al numero di persone;
  • pernottamenti in strutture ricettive di qualità medio-alta, con sistemazione in camere doppie;
  • sistemazioni in tenda;
  • sistemazione nelle casette della missione;
  • pensione completa (dal pranzo del primo giorno alla cena dell’ultimo);
  • acqua extra al di fuori dei pasti lungo i trekking;
  • ingressi previsti dal programma;
  • materiale da campo (escluso sacco a pelo e cuscino), cucina da campo e servizio cuoco;
  • guida parlante italiano o inglese;

La quota non comprende:

  • assistenza per l’acquisto del biglietto aereo che posso emettere su richiesta;
  • assistenza per l’acquisto dell’assicurazione di viaggio che posso emettere su richiesta;
  • visto di ingresso;
  • sacco a pelo e cuscino;
  • bevande alcoliche;
  • spese a carico dell’ordinante;
  • tutto quanto non espressamente indicato nel paragrafo ‘La quota comprende’.


Non esitate a contattarmi per ogni informazione.

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