Viaggio nella Valle dell’Omo

8 giorni e 7 notti

Questo viaggio in Etiopia ci invita a entrare in contatto diretto con mondi culturali e ambienti che funzionano secondo logiche molto diverse dalle nostre. Non ci limiteremo ad osservare: ci muoveremo dentro luoghi in cui tradizioni, gesti quotidiani e relazioni sociali assumono significati profondi, e dove ogni incontro diventa un’occasione per comprendere come le comunità costruiscono identità, valori e memoria. Assisteremo a riti che regolano la vita collettiva e ascolteremo narrazioni che non si trovano nei libri ma nelle voci delle persone. Vivremo il ritmo della valle dell’Omo, ci confronteremo con paesaggi che mostrano come l’ingegno umano possa modellare l’ambiente con tecniche antiche, come nei terrazzamenti dei Konso.

Attraverseremo foreste, laghi e territori rurali osservando come la natura influenzi ancora in modo determinante lo stile di vita delle comunità locali. La cerimonia del caffè, le lavorazioni artigianali, la gestione collettiva delle risorse, la dimensione conviviale dei mercati: sono tutte esperienze che ci avvicinano al modo in cui le persone vivono il tempo, lo spazio e le relazioni. Insieme, esploreremo un Paese in cui la diversità culturale non è un concetto astratto, ma una presenza quotidiana. E proprio attraverso questa immersione, giorno dopo giorno, avremo l’opportunità di costruire una comprensione più ampia e concreta dell’Etiopia e delle sue comunità.


Date di partenza 2026:

– da sabato 6 a sabato 13 giugno;
– da sabato 11 a sabato 18 luglio;
– da sabato 8 a sabato 15 agosto.


Programma di viaggio:

Giorno 1
Italia > Addis Abeba
Arriviamo al mattino nella capitale etiope, dopo aver incontrato il nostro autista, ci trasferiamo in hotel per depositare i bagagli. In seguito visitiamo la città. Con calma visitiamo il Museo Nazionale, dove resti straordinari come quelli di Lucy ci parlano di un passato remoto che affonda le radici nella valle dell’Awash, mentre reperti sabaici e testimonianze archeologiche tracciano la lunga storia del Corno d’Africa. Proseguiamo al Museo Etnografico, che ci regala una finestra sui costumi, gli strumenti musicali, le croci copte, e ci soffermiamo nelle stanze dell’imperatore Hailè Selassiè, ricche di racconti e dettagli. Pranzo durante le visite.

Nel primo pomeriggio raggiungiamo la chiesa di San Giorgio: qui partecipiamo alla cerimonia del caffè*, un rito ospitale che riunisce profumo, gesti e conversazione attorno alla tazza. Concludiamo la giornata salendo sulla collina di Entoto, da cui osserviamo la città disporsi sotto di noi, una distesa tra modernità e memoria storica.
Pernottamento: Addis Abeba
Pasti compresi: pranzo, cena

*La cerimonia del caffè -bunna, è uno dei momenti più significativi della cultura etiope, un rito che non riguarda solo la bevanda, ma soprattutto la relazione tra le persone. È un invito ad avvicinarsi, a condividere il tempo, le storie, i profumi.

Quando la cerimonia ha inizio, percepiamo subito che tutto si muove secondo gesti precisi e antichi. La padrona di casa – spesso una donna, custode del rituale – prepara lo spazio disponendo dell’erba fresca sul pavimento, un modo per purificare l’ambiente e creare un’atmosfera accogliente. Accende l’incenso, le cui spirali di fumo profumato evocano un senso di calma, come se stessimo entrando in un momento sospeso.

Poi compaiono i chicchi verdi di caffè. Li vediamo tostare lentamente in una padella nera, mentre il calore sprigiona aromi intensi che riempiono la stanza. La tostatura è il cuore della cerimonia: è qui che il caffè prende identità. La donna solleva la padella più volte, avvicinandola agli ospiti perché possano aspirarne il profumo. È un gesto simbolico, che sancisce la partecipazione emotiva di tutti i presenti.

Dopo la tostatura, i chicchi vengono pestati con un mortaio e trasformati in una polvere aromatica. La caffettiera tradizionale, la jebena, è una piccola opera d’arte in argilla, con un collo sottile e un’elegante base tondeggiante. Mentre l’acqua scalda, la polvere viene aggiunta e lasciata bollire con lentezza.

Il caffè viene servito in tre fasi, ognuna con un valore specifico. La prima tazza, chiamata abol, è la più forte e rappresenta il benvenuto e il rispetto. La seconda, la tona, è più delicata e segna il consolidarsi delle relazioni. La terza, la baraka, significa “benedizione”, ed è un invito a lasciare il luogo con animo sereno e protetto.

Durante la cerimonia si conversa, si ascolta, ci si scambia opinioni. È un momento di comunità, un’occasione per semplicemente godere della presenza degli altri. Osservandola, abbiamo la sensazione di entrare in un racconto che attraversa secoli e generazioni: il caffè non è solo una bevanda, ma un filo invisibile che unisce famiglie, ospiti e antenati. In Etiopia, dove il caffè è nato, la cerimonia è un modo di celebrare la vita con lentezza, profondità e gratitudine.

Giorno 2
Addis Abeba > Dorze – Arba Minch

Dopo colazione voliamo verso il Sud: Arba Minch è la nostra porta d’ingresso alla grande varietà paesaggistica del Rift. Proseguiamo verso Chencha, dove incontriamo la comunità Dorze: le loro abitazioni di canna intrecciata e i tessuti finemente lavorati, considerati tra i migliori d’Etiopia, raccontano tecniche tradizionali tramandate di generazione in generazione. Osserviamo come la tessitura non sia solo un’abilità artigianale ma una pratica che intreccia estetica, identità e ruoli sociali. Nel pomeriggio ci concediamo un’escursione sul lago Chamo, il quarto lago più grande d’Etiopia, dove si possono ammirare ippopotami, coccodrilli e un’infinita varietà di uccelli — un primo assaggio della straordinaria biodiversità della regione. Rientriamo ad Arba Minch per la cena e il riposo.
Pernottamento: Arba Minch
Pasti compresi: colazione, pranzo, cena

Giorno 3
Arba Minch – Turmi

Dopo colazione, ci mettiamo in viaggio verso la Valle dell’Omo, attraversando paesaggi che mutano rapidamente: i terrazzamenti coltivati lasciano il posto a colline scabre e poi all’incanto delle comunità rurali. Lungo l’itinerario incontriamo i primi segnali della cultura Konso e poi scendiamo verso Turmi, il centro della comunità Hamer*. Nel pomeriggio visitiamo un loro villaggio. Questo primo contatto ci permette di comprendere l’importanza della continuità culturale, delle pratiche d’allevamento e delle relazioni di parentela che organizzano la vita sociale.
Pernottamento: Turmi
Pasti compresi: colazione, pranzo, cena

*Gli Hamer vivono in un territorio che alterna savane e alture, in una regione ricca di tradizioni. Siamo di fronte a una delle popolazioni più emblematiche della valle dell’Omo, riconoscibile per i capelli delle donne modellati con una miscela a base di burro e ocra rossa. Il risultato sono le famose acconciature a cascata, simbolo di bellezza e maturità.

L’evento più noto è il salto del toro, un rito di passaggio per i giovani uomini che devono dimostrare di essere pronti a entrare nell’età adulta. Il candidato deve correre nudo sulla schiena di quattro tori disposti in fila: un gesto che racchiude coraggio, equilibrio e determinazione. L’intera comunità partecipa con danze, canti e rituali che possono durare diverse ore.

Gli Hamer sono anche ottimi allevatori e agricoltori, capaci di adattarsi alle condizioni mutevoli di un territorio talvolta difficile ma estremamente ricco dal punto di vista culturale.

Giorno 4
Turmi – Dassanech – Aldubba – Turmi

Partiamo molto presto per Omorate, alla frontiera della regione dei Dassanech: qui la vita si svolge in stretta relazione con i corsi d’acqua e con i grandi spazi dove il bestiame è il segno della ricchezza e delle alleanze. Assistiamo a danze e cerimonie in cui i copricapi e gli ornamenti raccontano storie di coraggio e appartenenza. Tornando verso Turmi, facciamo una tappa ad Aldubba per partecipare all’imponente mercato settimanale: i mercati dell’Omo non sono soltanto luoghi di scambio economico, ma veri e propri momenti sociali in cui si rinsaldano reti familiari, si concludono matrimoni, si mostrano tessuti e si tramandano canzoni. Passeggiamo tra i banchi, osserviamo oggetti artigianali, bestiame e spezie, e cogliamo le sfumature di un’economia locale fatta di scambi personali e di relazioni di lunga durata.
Pernottamento: Turmi
Pasti compresi: colazione, pranzo, cena

Giorno 5
Turmi – Key Afer –  Jinka
Dedichiamo la mattina alla scoperta dei villaggi lungo il fiume Omo: visitiamo una comunità Karo*. Proseguiamo per Key Afer e incontriamo i Mursi, le donne ci mostrano i celebri piattelli labiali di argilla, simboli di maturità sessuale e bellezza, mentre gli uomini portano sulla pelle le scarificazioni, incisioni sulla pelle per creare cicatrici ornamentali -il numero di animali selvatici uccisi o dei nemici uccisi in battaglia- per significare riti di passaggio all’età adulta, bellezza, status sociale e identità culturale. Ciascuno carico di significato profondo.

Nel pomeriggio raggiungiamo Jinka e facciamo visita a un villaggio Ari, dove l’apicoltura, l’allevamento e l’artigianato definiscono una quotidianità ricca di prodotti locali e di pratiche condivise. Sarà un giorno di incontri intensi, in cui impariamo osservando e ascoltando.
Pernottamento: Jinka
Pasti compresi: colazione, pranzo, cena

*I Karo sono una delle popolazioni più note della Valle dell’Omo per la raffinatezza delle loro decorazioni corporee. Vivono principalmente lungo le rive del fiume Omo, dove la piena stagionale fertilizza le sponde consentendo piccole coltivazioni.

Sono maestri nel body painting in stile figurativo, con motivi che imitano piume, ventagli, foglie e perfino rappresentazioni simboliche legate a eventi della comunità. Utilizzano pigmenti ricavati da minerali naturali e argilla, applicati con le dita o con piccoli bastoncini.

Uomini e donne prestano anche grande attenzione alle acconciature: trecce elaborate, creste modellate con argilla rossa e decorazioni con perline sono parte della loro identità estetica. La loro corporatura atletica, spesso citata dagli antropologi, è il risultato della dura vita sulle rive del fiume, scandita da pesca, agricoltura e competenze guerriere.

Giorno 6
Jinka – Key Afer – Konso

Al mattino torniamo a Key Afer per partecipare al mercato settimanale. Nel pomeriggio ci dirigiamo verso Konso: all’arrivo esploriamo Gamole, villaggio rappresentativo della cultura Konso, e visitiamo la residenza tradizionale del “re” locale. Percorriamo le terrazze secolari e le muraglie a secco che modellano le colline, comprendendo come un paesaggio apparentemente arido sia stato trasformato in terra coltivabile grazie a tecniche ingegneristiche e a una profonda conoscenza del territorio. Le abitazioni, i pali commemorativi e le foreste sacre raccontano una storia di gestione collettiva delle risorse, a cui si affianca un forte senso di identità comunitaria.
Pernottamento: Konso
Pasti compresi: colazione, pranzo, cena

Giorno 7
Konso – Sidama – Yirgalem
Lasciamo Konso e risaliamo verso le alture del Sidama e il territorio di Yirgalem. Lungo il tragitto il paesaggio cambia ancora: piantagioni di caffè, foreste rigogliose e micro-ecosistemi che attraggono una grande varietà di uccelli. Nel pomeriggio facciamo un breve trekking nella foresta circostante, tra il canto di oltre cento specie di uccelli. Visitiamo anche un villaggio di coltivatori e scopriamo i ritmi della produzione del caffè, che qui è molto più di una bevanda: è un rito sociale. Al tramonto assistiamo alla tradizionale cerimonia del caffè.
Pernottamento: Yirgalem
Pasti compresi: colazione, pranzo, cena

Giorno 8
Yirgalem – Hawassa – Addis Abeba
Al mattino visitiamo il mercato del pesce sul lago Hawassa: questo piccolo bacino nella Rift Valley ospita numerose specie di uccelli acquatici e sulle sue rive possiamo osservare la relazione tra pesca, commercio locale e vita comunitaria. Proseguiamo verso Addis Abeba; lungo la strada condividiamo il pranzo e arriviamo in città nel pomeriggio, dove abbiamo del tempo libero per gli ultimi acquisti o per riposare in camere day-use. La sera viviamo un ultimo incontro con la cultura culinaria e musicale etiope partecipando a una cena in un ristorante tipico: canti e danze tradizionali animano la serata e ci offrono un saluto festoso prima del trasferimento in aeroporto per il volo internazionale.
Pernottamento: camera day-use
Pasti compresi: colazione, pranzo, cena

Piano voli da Roma (FCO) ad Addis Abeba (ADD):

  • 5 giugno / 10 luglio / 7 agosto
    n. volo: ET713
    orario: 23:00 – 05:40+1 (Check-in e notte a bordo)
  • 14 giugno / 19 luglio / 16 agosto
    n. volo: ET712
    orario: 00:15 – 05:45

Piano voli da Milano (MXP) a Addis Abeba (ADD):

  • 5 giugno / 10 luglio / 7 agosto
    n. volo: ET737
    orario: 23:40 – 7:20+1 (Check-in e notte a bordo)
  • 14 giugno / 19 luglio / 16 agosto
    n. volo: ET736
    orario: 00:15 – 05:50


NOTA
: se preferite, posso organizzare il viaggio in forma privata, scegliendo insieme le date che vi sono più comode e, se lo desiderate, possiamo anche prolungarlo a vostro piacimento.


La quota comprende:

  • trasporti / trasferimenti privati in 4X4, minibus o coaster bus in base al numero di persone;
  • pernottamenti in strutture ricettive di qualità medio-alta, con sistemazione in camere doppie;
  • camera day-use con sistemazione in camera doppia;
  • pensione completa (dal pranzo del primo giorno alla cena dell’ultimo);
  • ingressi previsti dal programma;
  • escursione in barca;
  • guida parlante italiano o inglese;


La quota non comprende:

  • assistenza per l’acquisto del biglietto aereo che posso emettere su richiesta;
  • assistenza per l’acquisto dell’assicurazione di viaggio che posso emettere su richiesta;
  • visto di ingresso;
  • bevande alcoliche;
  • spese a carico dell’ordinante;
  • tutto quanto non espressamente indicato nel paragrafo ‘La quota comprende’.


Nota:
le grandi piogge iniziano ad aprile e terminano verso la metà / fine giugno. A ottobre ci sono le piccole piogge. Le stagioni delle piogge non seguono più dei criteri esatti come accadeva fino a pochi anni fa; i mesi delle piogge sopra indicati sono da considerarsi indicativi.


Conoscere in anticipo abitudini, regole e modalità di viaggio permette di vivere l’esperienza in modo più sereno e consapevole:

Etiopia: informazioni per il viaggio


Non esitate a contattarmi per ogni informazione.

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