Viaggio nella Valle dell’Omo + Lalibela
11 giorni e 10 notti
Ci prepariamo a un viaggio che ci porta nel cuore più autentico dell’Etiopia, dove paesaggi antichi e culture millenarie convivono con una sorprendente vitalità quotidiana. Camminiamo tra altipiani verdi e piste polverose, lasciandoci guidare dai ritmi lenti dei villaggi e dal suono dei mercati, dove la vita pulsa, si intreccia, si racconta. Incontriamo popoli che custodiscono tradizioni ancestrali, ascoltiamo lingue e musiche che parlano di antenati e magie, osserviamo gesti che non hanno mai smesso di ripetersi nel tempo.
Sperimentiamo il silenzio potente delle chiese scavate nella roccia, l’aria fresca delle foreste dell’altopiano, il luccichio degli uccelli sulle rive dei laghi della Rift Valley. E intanto, dentro di noi, questo mosaico di incontri e storie si trasforma in un viaggio interiore, un percorso che ci avvicina a un’Africa capace di emozionare e sorprendere a ogni passo.
Programma di viaggio:
Giorno 1
Italia > Addis Abeba
Arriviamo al mattino nella capitale etiope, dopo aver incontrato il nostro autista, ci trasferiamo in hotel per depositare i bagagli. In seguito visitiamo la città. Entriamo al Museo Nazionale, interessante per i reperti sabei e per i resti di Lucy, un australopiteco vissuto nella valle dell’Awash tre milioni e mezzo di anni fa e il Museo Etnografico, che possiede una splendida collezione di strumenti musicali e di croci copte, nonché le stanze dove abitò l’imperatore Hailè Selassiè.
Dopo pranzo raggiungiamo la chiesa di San Giorgio, simbolo dell’identità religiosa etiope, e infine saliamo sulla collina di Entoto. Da qui osserviamo la capitale dall’alto, distesa tra modernità e memoria storica.
Pernottamento: Addis Abeba
Pasti compresi: pranzo e cena
Giorno 2
Addis Abeba > Dorze – Arba Minch
Voliamo verso sud, sorvolando territori che cambiano colore e forma, fino a raggiungere Arba Minch e salire verso Chencha, il villaggio dei Dorze. Qui le case sembrano grandi alveari di bambù e il suono dei telai accompagna il lavoro degli artigiani. Le stoffe che producono, considerate tra le migliori d’Etiopia, parlano di una tradizione che si tramanda come un segreto di famiglia.
Nel pomeriggio ci spostiamo sul Lago Chamo, il quarto lago più grande d’Etiopia, dove si possono ammirare ippopotami, coccodrilli e un’infinita varietà di uccelli. Navigare tra questi animali ci dà la sensazione di entrare in un mondo primordiale, sospeso nel tempo.
Pernottamento: Arba Minch
Pasti compresi: colazione, pranzo e cena
Giorno 3
Arba Minch – Key Afer – Ari – Jinka
Raggiungiamo Key Afer per la visita del mercato settimanale. I mercati sono molto importanti per le tribù, per la loro vita sociale ed economica. Qui si svolge di tutto: dalla sposa che desideri, dal bestiame che vendi e dai parenti lontani che incontri. Qui osserviamo un modo di vivere che alterna ritualità e spontaneità, tra colori vivaci, spezie, utensili e animali.
Proseguiamo poi verso un villaggio Ari. Gli Ari sono una popolazione che occupa un territorio molto esteso, posseggono grandi mandrie, producono il miele, la grappa locale di mais e molti prodotti artigianali che spesso rivendono.
Pernottamento: Jinka
Pasti compresi: colazione, pranzo e cena
Giorno 4
Jinka – Mursi – Hamer – Turmi
Entriamo nel Parco Nazionale del Mago per incontrare i Mursi, uno dei momenti più intensi del nostro viaggio. Le donne ci mostrano i celebri piattelli labiali di argilla, simboli di maturità sessuale e bellezza, mentre gli uomini portano sulla pelle le scarificazioni, incisioni sulla pelle per creare cicatrici ornamentali -il numero di animali selvatici uccisi o dei nemici uccisi in battaglia- per significare riti di passaggio all’età adulta, bellezza, status sociale e identità culturale. Ciascuno carico di significato profondo.
Rientriamo a Jinka per pranzo e nel pomeriggio raggiungiamo Turmi, dove entriamo in un villaggio Hamer una popolazione di circa 75,000
individui che vivono di agricoltura e allevamento. Le loro acconciature elaborate, i colori naturali con cui decorano il corpo e le tradizioni legate alla fertilità e al ruolo familiare ci accompagnano in un viaggio culturale unico.
Pernottamento: Turmi
Pasti compresi: colazione, pranzo e cena
Giorno 5
Turmi – Dassanech – Dimeka – Karo – Turmi
Partiamo all’alba verso Omorate, dove incontriamo i Dassanech, guerrieri delle rive del lago Turkana. Questi sono un popolo di guerrieri che durante le danze tradizionali indossano un copricapo che ricorda la criniera del leone, un omaggio simbolico alla forza e alla protezione.
Rientriamo a Turmi e proseguiamo verso Dimeka, il cui mercato settimanale è tra i più vivaci della Valle dell’Omo. Nel pomeriggio ci attendono i Karo, abili pescatori del fiume Omo. Rimaniamo affascinati dalla cura con cui plasmano le acconciature e dipingono il corpo, trasformandolo in una sorta di scultura vivente.
Pernottamento: Turmi
Pasti compresi: colazione, pranzo e cena
Giorno 6
Turmi – Konso – Arba Minch
Risalendo verso nord arriviamo tra le comunità Konso, una popolazione di agricoltori famosa per i lavori di terrazzamento che modellano le colline come se fossero un grande anfiteatro agricolo. Ci fermiamo a Gamole, un villaggio tradizionale dalla struttura labirintica, e visitiamo la residenza del re dei Konso, immersa in una foresta sacra che nessuno osa profanare. Scopriamo che questa etnia è suddivisa in nove clan, ciascuno guidato dal suo re, riconoscibile dal braccialetto d’avorio che portano come simbolo della loro dignità regale.
Pernottamento: Arba Minch
Pasti compresi: colazione, pranzo e cena
Giorno 7
Arba Minch – Sidama – Yirgalem
Ci rimettiamo in viaggio verso nord-est attraversando la terra dei Sidama, noti per le coltivazioni di caffè. Dopo pranzo al lodge, piccolo trekking nella foresta circostante, tra il canto di oltre cento specie di uccelli. Visitiamo anche un villaggio di coltivatori e scopriamo i ritmi della produzione del caffè, che qui è molto più di una bevanda: è un rito sociale. Al tramonto assistiamo alla tradizionale cerimonia del caffè*.
Pernottamento: Yirgalem
Pasti compresi: colazione, pranzo e cena
*La cerimonia del caffè -bunna, è uno dei momenti più significativi della cultura etiope, un rito che non riguarda solo la bevanda, ma soprattutto la relazione tra le persone. È un invito ad avvicinarsi, a condividere il tempo, le storie, i profumi.
Quando la cerimonia ha inizio, percepiamo subito che tutto si muove secondo gesti precisi e antichi. La padrona di casa – spesso una donna, custode del rituale – prepara lo spazio disponendo dell’erba fresca sul pavimento, un modo per purificare l’ambiente e creare un’atmosfera accogliente. Accende l’incenso, le cui spirali di fumo profumato evocano un senso di calma, come se stessimo entrando in un momento sospeso.
Poi compaiono i chicchi verdi di caffè. Li vediamo tostare lentamente in una padella nera, mentre il calore sprigiona aromi intensi che riempiono la stanza. La tostatura è il cuore della cerimonia: è qui che il caffè prende identità. La donna solleva la padella più volte, avvicinandola agli ospiti perché possano aspirarne il profumo. È un gesto simbolico, che sancisce la partecipazione emotiva di tutti i presenti.
Dopo la tostatura, i chicchi vengono pestati con un mortaio e trasformati in una polvere aromatica. La caffettiera tradizionale, la jebena, è una piccola opera d’arte in argilla, con un collo sottile e un’elegante base tondeggiante. Mentre l’acqua scalda, la polvere viene aggiunta e lasciata bollire con lentezza.
Il caffè viene servito in tre fasi, ognuna con un valore specifico. La prima tazza, chiamata abol, è la più forte e rappresenta il benvenuto e il rispetto. La seconda, la tona, è più delicata e segna il consolidarsi delle relazioni. La terza, la baraka, significa “benedizione”, ed è un invito a lasciare il luogo con animo sereno e protetto.
Durante la cerimonia si conversa, si ascolta, ci si scambia opinioni. È un momento di comunità, un’occasione per semplicemente godere della presenza degli altri. Osservandola, abbiamo la sensazione di entrare in un racconto che attraversa secoli e generazioni: il caffè non è solo una bevanda, ma un filo invisibile che unisce famiglie, ospiti e antenati. In Etiopia, dove il caffè è nato, la cerimonia è un modo di celebrare la vita con lentezza, profondità e gratitudine.
Giorno 8
Yirgalem – Hawassa – Addis Abeba
Raggiungiamo Hawassa, dove il mercato del pesce si affaccia sul lago formato da un’antica caldera vulcanica, il più piccolo della Rift Valley. Qui gli uccelli acquatici convivono armoniosamente con i pescatori, creando una scena animata e piena di vita. Proseguiamo verso Addis Abeba.
Pernottamento: Addis Abeba
Pasti compresi: colazione, pranzo e cena
Giorno 9
Addis Abeba > Lalibela
La mattina voliamo verso Lalibela, città leggendaria che in origine si chiamava Roha, fu la capitale della dinastia Zagwe fra il XII e il XIII secolo; la presenza di 11 magnifiche chiese rupestri scolpite nel tufo rosso -considerate tra i siti religiosi più importanti della regione e patrimonio UNESCO– l’ha resa famosa come la “Petra o Gerusalemme” d’Africa e ne fanno il luogo di maggior richiamo di tutta l’Etiopia.
Nel pomeriggio visitiamo il primo gruppo di chiese rupestri, costruite secondo due metodi complementari: prima si scavava dall’esterno per isolare il monolite, poi si modellavano porte, finestre e interni dall’interno verso l’esterno. Il risultato è un complesso unico, in cui le chiese sembrano emergere dalle profondità della terra come architetture nate dal suolo stesso. Scendere e risalire in questi corridoi scavati nella pietra è come entrare in un mondo parallelo, sospeso tra fede e ingegno umano.
Pernottamento: Lalibela
Pasti compresi: colazione, pranzo e cena
Giorno 10
Lalibela
Questa mattina ci allontaniamo dalla città per raggiungere Yimreanna Kristos, un antico monastero costruito all’interno di una grotta naturale a 2.700 metri di quota. La struttura in legno e pietra, risalente al XII secolo, ci accoglie con la sua atmosfera silenziosa, dove la tradizione narra siano custodite reliquie di pellegrini che qui trascorsero gli ultimi giorni di vita.
Dopo il pranzo rientriamo a Lalibela per esplorare il secondo gruppo di chiese rupestri, collegate tra loro da cunicoli e passaggi scavati nella roccia. Il percorso termina con la celebre chiesa cruciforme di San Giorgio, la più iconica: che fa parte di un gruppo tutto suo, simbolo di dedizione assoluta e di un’abilità architettonica fuori dal tempo.
Pernottamento: Lalibela
Pasti compresi: colazione, pranzo e cena
Giorno 11
Lalibela > Addis Abeba > Italia
Al mattino dopo colazione, prima di lasciare Lalibela ci fermiamo alla chiesa rupestre di Nakuto Leab, costruita sotto una grotta naturale e vanta alcuni tesori che appartenevano al suo fondatore, fra cui tamburi dipinti, croci e corone.
Raggiungiamo poi l’aeroporto per il volo verso Addis Abeba, una volta atterrati, pranziamo insieme e abbiamo tempo per gli ultimi acquisti. Ci sistemiamo in camere day. Concludiamo il nostro viaggio con una cena tradizionale animata da musiche e danze, prima del trasferimento in aeroporto per il volo internazionale.
Pasti compresi: colazione, pranzo e cena
Mercati:
- lunedì e giovedì: Turmi;
- martedì e sabato: Dimeka;
- giovedì: Key Afer;
- martedì: Aldubba;
- lunedì: Kako.
NOTA: se preferite, posso organizzare il viaggio in forma privata, scegliendo insieme le date che vi sono più comode e, se lo desiderate, possiamo anche prolungarlo a vostro piacimento.
La quota comprende:
- trasporti / trasferimenti privati in 4X4, minibus o coaster bus in base al numero di persone;
- pernottamenti in strutture ricettive di qualità medio-alta, con sistemazione in camere doppie;
- pensione completa (dal pranzo del primo giorno alla cena dell’ultimo);
- ingressi previsti dal programma;
- escursione in barca;
- guida parlante italiano o inglese;
La quota non comprende:
- assistenza per l’acquisto del biglietto aereo che posso emettere su richiesta;
- assistenza per l’acquisto dell’assicurazione di viaggio che posso emettere su richiesta;
- visto di ingresso;
- bevande alcoliche;
- spese a carico dell’ordinante;
- tutto quanto non espressamente indicato nel paragrafo ‘La quota comprende’.
Nota:
le grandi piogge iniziano ad aprile e terminano verso la metà / fine giugno. A ottobre ci sono le piccole piogge.
le stagioni delle piogge non seguono più dei criteri esatti come accadeva fino a pochi anni fa; i mesi delle piogge sopra indicati sono da considerarsi indicativi.
Non esitate a contattarmi per ogni informazione.
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