Umm el-Jimāl
Un tesoro di archeologia rurale
Ci troviamo nel nord della Giordania, dove esploriamo i resti di Umm el-Jimāl, un antico insediamento rurale che si sviluppò intorno al V secolo d.C. su un precedente insediamento romano. La vita stabile in questo luogo proseguì fino alla fine dell’VIII secolo, quando il sito fu abbandonato. Camminando tra i suoi vicoli di pietra, osserviamo un’organizzazione urbana composta da tre quartieri, con case a più piani dotate di cortili interni e ben sedici chiese di varia tipologia. L’architettura in basalto nero ci colpisce per la sua funzionalità e resistenza, testimoniando uno stile costruttivo locale, pragmatico ed economico, tipico della regione del Hauran.
Tracce romane e vita bizantina
Durante la nostra visita, riconosciamo strutture militari d’epoca imperiale romana, riutilizzate e integrate nel contesto urbano durante il periodo bizantino. Questi edifici, ancora visibili e ben conservati, ci raccontano la capacità degli abitanti di adattare e trasformare le architetture preesistenti, rispettando al contempo le tradizioni costruttive locali. Umm el-Jimāl ci appare come un esempio tangibile della vita rurale sul plateau del Hauran, dove agricoltura e allevamento definivano l’identità agro-pastorale della comunità.
L’ingegnosità dell’acqua
Esploriamo l’ingegnoso sistema di raccolta idrica che serviva l’abitato. Un insieme di cisterne, canali e bacini collegava la città al vicino wadi, garantendo l’irrigazione dei campi circostanti. Questo sistema riflette la stretta connessione tra paesaggio e insediamento, e ci permette di comprendere quanto fosse sofisticata l’organizzazione della vita agricola. Umm el-Jimāl non era solo un insieme di edifici, ma parte di un ecosistema rurale articolato e ben strutturato.
Una cultura resiliente
Umm el-Jimāl è considerato uno degli esempi più rappresentativi della cultura haurana. Nonostante i cambiamenti politici e religiosi attraversati nei secoli, la comunità riuscì a conservare le proprie tradizioni culturali e il proprio stile architettonico. La pietra lavica, le tecniche costruttive e la disposizione urbana sono espressione di valori condivisi e tramandati, che parlano di una società coesa e radicata nella propria terra.
Conservazione e vulnerabilità
Passeggiando lungo il perimetro delle antiche mura in pietra, notiamo come l’area archeologica includa ancora tutti gli elementi principali dell’insediamento, compreso il sistema idrico. Tuttavia, ci viene spiegato che molte strutture restano non consolidate e vulnerabili per via della scarsa manutenzione. La parte nord del sito è rimasta completamente intatta, ma richiede attenzione. Il paesaggio agricolo originario, che un tempo sosteneva la vita del villaggio, è stato in parte trasformato e le antiche necropoli risultano danneggiate.
Anche alcuni edifici moderni nella zona cuscinetto compromettono l’integrità visiva del sito.
Autenticità tra rovine e memoria
Durante il nostro percorso, ci soffermiamo sull’autenticità del luogo: le forme, i materiali e il disegno urbanistico sono rimasti in gran parte originali. Su oltre 170 edifici, solo pochi sono stati oggetto di scavi archeologici. Le opere di restauro sono state limitate a interventi di consolidamento, con un’unica ricostruzione – la Casa 119 – ora adibita a centro visitatori e museo del sito.
Anche il sistema di canali per l’acqua è stato riattivato in modo fedele al tracciato antico.
Tuttavia, l’ambiente agricolo è stato profondamente modificato da nuovi insediamenti urbani, e i lavori di riqualificazione del wadi hanno alterato il contesto paesaggistico originario.
La tutela del sito oggi
Concludiamo la visita approfondendo la gestione e protezione del sito. Umm el-Jimāl è un Bene Nazionale e Area Protetta dal 1939. Lo Stato ne è proprietario e il Dipartimento delle Antichità della Giordania è responsabile della sua salvaguardia, coadiuvato da uffici locali e dalla Direzione del Turismo.
Le leggi giordane vietano modifiche e costruzioni nell’area protetta, ma il piano di gestione a lungo termine, che dovrebbe guidare gli interventi futuri, non è ancora stato approvato. La collaborazione tra le autorità statali e il comune locale rappresenta un passo importante verso una tutela più efficace e partecipata.