Giordania, Umm al-Rasas: secoli di fede e potere
Ci troviamo ai margini della steppa semi-arida a sud-est di Madaba, in un luogo che ci racconta una lunga e affascinante storia. Umm al-Rasas nasce come accampamento militare romano, ma dal V secolo si trasforma gradualmente in un centro urbano vivace. Ancora oggi, gran parte dell’area resta inesplorata, ma ciò che affiora ci parla di epoche diverse: romana, bizantina e dei primi secoli dell’Islam, fino al IX secolo.
Camminando tra le rovine, incontriamo sedici chiese – alcune decorate con preziosi mosaici – e un campo fortificato. L’atmosfera è quasi sospesa nel tempo.

Immagini sacre e mappe del mondo antico
Tra tutte le chiese, quella di San Stefano ci colpisce particolarmente: il pavimento a mosaico è un vero capolavoro artistico e documentario. Osservandolo, riconosciamo rappresentazioni di città palestinesi ed egiziane, accompagnate dai loro nomi in greco. Questo non è solo un esempio di raffinatezza decorativa, ma anche una testimonianza geografica di grande valore. Non mancano altre opere musive straordinarie: nella Chiesa dei Leoni,
in quella di San Sergio, dei Fiumi, della Palma, di Paolo e di Wa’il, ci lasciamo incantare da scene con uccelli, animali selvatici, pescatori e cacciatori, immersi in tappeti geometrici di pietra colorata.

Il mistero delle torri
Proseguendo la nostra visita, ci imbattiamo in una torre quadrata alta 14 metri, unica nel suo genere.
Qui vivevano gli stiliti: asceti cristiani che sceglievano di trascorrere lunghi periodi in isolamento, in cima a una colonna o una torre, in preghiera e meditazione. Raggiungiamo idealmente la piccola stanza in cima
– accessibile un tempo solo con una scala rimovibile – e ci immedesimiamo nella quotidianità di questi monaci solitari, immersi in un paesaggio che trasuda spiritualità.

Una fede che resiste al tempo
Lungo il nostro percorso, scopriamo che l’esperienza monastica cristiana continuò anche durante il dominio islamico nei secoli VII e VIII. Le iscrizioni e le strutture ci parlano di tolleranza religiosa e diffusione delle religioni monoteiste. Questo sito ci offre un raro esempio di continuità e convivenza tra diverse fedi in un’unica area, e ci permette di comprendere più a fondo l’evoluzione spirituale del Medio Oriente.

Un patrimonio vivo
Umm al-Rasas è riconosciuto per tre motivi fondamentali: la straordinaria qualità artistica e tecnica dei suoi mosaici
(in particolare quello di San Stefano), l’unicità della torre degli stiliti come testimonianza architettonica e la sua forte connessione con il monachesimo e la diffusione del monoteismo. La presenza di resti ben conservati all’interno e all’esterno del campo romano, inclusi elementi agricoli come terrazzamenti e cisterne, ci restituisce un’immagine completa e autentica di un insediamento vivo e articolato.

Tra conservazione e fragilità
Come spesso accade nei siti antichi, anche qui non mancano sfide. Le strutture in pietra calcarea e i mosaici soffrono gli effetti del tempo, dell’erosione e del drenaggio insufficiente. Alcuni interventi di restauro passati non sono stati eseguiti con tecniche adeguate, compromettendo in parte l’autenticità del sito. Passeggiando tra le rovine, notiamo anche aree pericolanti, frutto di antichi terremoti e scavi non autorizzati. Tuttavia, le aree centrali e settentrionali sono oggi protette e unite da una zona cuscinetto che garantisce una buona integrità complessiva.

Preservare oggi per capire domani
Il sito è protetto dalla Legge sulle Antichità della Giordania ed è gestito dal Dipartimento delle Antichità (DOA), con la presenza costante di esperti, guardie locali e un piano di gestione completo. Grazie al sostegno dell’Unione Europea e a una collaborazione attiva tra istituzioni e comunità locali, si sta lavorando a progetti che includono la costruzione di un nuovo centro visitatori, sentieri ben segnalati, recinzioni di sicurezza e tettoie protettive, in particolare per la Chiesa di San Stefano.

Un futuro condiviso
Infine, ci viene raccontato che sono stati acquisiti nuovi terreni attorno all’area delle chiese e della torre degli stiliti per garantire una maggiore tutela. Il DOA collabora attivamente con il comune di Umm al-Rasas per prevenire sviluppi edilizi che possano compromettere il paesaggio. Questa alleanza con la comunità locale non solo rafforza la protezione del sito, ma offre agli abitanti nuove opportunità attraverso il turismo sostenibile. Con questa prospettiva, Umm al-Rasas continua a vivere, raccontando la sua storia a chi, come noi, vuole ascoltarla.

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Abbi pazienza

La versione precedente del sito resisteva on-line da diversi lustri, da pochi giorni La Compagnia del Relax ha una nuova livrea aggiornata e funzionale.
Al momento è ancora disordinata, come per magia sono tornati on-line viaggi con vecchie date e altre amenità.
Col tempo migliorerà tutto!
Foto, calendario partenze, newsletter, link, un lavoro 
immane per mettere on-line il mezzo migliaio di pagine che comporranno il sito.
Il meccanismo però è lo stesso: ci sono i temi di viaggio e le destinazioni, se non trovi qualcosa che cerchi, scrivimi!
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