ALLE ORIGINI DELL’ARMENIA

5 giorni e 4 notti

Nel cuore del Caucaso, tra cime innevate e valli silenziose, l’Armenia ci accoglie con il suo spirito antico e la sua ospitalità profonda. In questo viaggio andremo alla scoperta di un Paese che ha saputo unire fede, arte e natura in un equilibrio unico: visiteremo monasteri che sembrano nascere dalla montagna, cammineremo nei luoghi dove la storia del vino ebbe inizio e degusteremo i sapori di una tradizione che si tramanda da millenni.

Da Yerevan, vivace capitale dal volto moderno, ci spingeremo verso i monasteri di Khor Virap e Noravank, i paesaggi lunari della gola di Garni e il silenzio sacro di Geghard, scavato nella roccia. Scopriremo il segreto del pane lavash, riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità, e ci lasceremo incantare dall’azzurro del Lago Sevan, la “perla d’Armenia”.

Un itinerario che è un viaggio nel tempo, tra memorie antiche e panorami che parlano al cuore: l’Armenia si rivelerà come una terra di emozioni autentiche, dove ogni pietra racconta una storia e ogni incontro lascia un ricordo indelebile.

NOTA: le date di partenza garantite per il 2026 saranno presto pubblicate.


Programma di viaggio

Giorno 1
Italia > Yerevan
Atterriamo all’aeroporto internazionale di Zvartnots, dove respiriamo subito l’atmosfera calda e accogliente dell’Armenia, terra di antiche civiltà e panorami maestosi. Dopo le formalità d’ingresso, raggiungiamo il nostro hotel nel cuore di Yerevan per il meritato riposo dopo il viaggio.

Pernottamento a Yerevan (-/-/-)

Giorno 2
Yerevan – Khor Virap – Areni – Noravank – Yerevan
Dopo colazione, lasciamo la capitale per iniziare un itinerario che ci conduce alle origini spirituali e culturali dell’Armenia.

Ci dirigiamo verso Khor Virap, uno dei luoghi più sacri del Paese. Ai piedi del biblico Monte Ararat, la leggenda e la storia si intrecciano: qui San Gregorio l’Illuminatore venne imprigionato per tredici anni prima di convertire il re Tiridate III, segnando così la nascita della prima nazione cristiana al mondo nel 301. Dalle mura del monastero lo sguardo abbraccia l’immensità della pianura e la sagoma innevata dell’Ararat, simbolo eterno dell’Armenia.
Proseguiamo verso la misteriosa Grotta di Areni, dove il tempo sembra essersi fermato a oltre cinquemila anni fa. Tra reperti di rame, semi di frutta e resti di tessuti, gli archeologi hanno scoperto la più antica scarpa di cuoio del mondo e una cantina preistorica. Camminando tra queste cavità, possiamo immaginare gli antichi riti legati al vino, un elemento sacro e simbolico già nel IV millennio a.C.

Ci spostiamo poi nella moderna cantina “Hin Areni”, dove la tradizione millenaria incontra la tecnologia. Passeggiando tra botti e profumi di mosto, scopriamo le antiche varietà d’uva autoctone e assaggiamo il celebre vino locale, frutto di una terra generosa e di una storia ininterrotta.
La giornata si conclude tra le gole rosse di Amaghu, dove sorge Noravank, uno dei capolavori dell’architettura armena del XIII secolo. Le pietre del monastero si tingono di sfumature dorate al tramonto, mentre le decorazioni scolpite sembrano raccontare storie di fede e d’ingegno.
Rientro e Pernottamento a Yerevan (C/-/-)

Giorno 3
Yerevan – Garni – Sinfonia delle pietre – Geghard – Yerevan
Dopo colazione, la nostra prima sosta è presso l’Arco di Charents, un punto panoramico dedicato al grande poeta armeno Yeghishe Charents (1897 – 1937). Da qui si apre uno dei panorami più iconici del Paese: la valle dell’Ararat si distende sotto di noi come un quadro vivente, incorniciato dalle parole del poeta scolpite nella pietra.

Proseguiamo verso Garni, dove l’unico tempio pagano sopravvissuto in Armenia domina un promontorio roccioso. Dedicato al dio del Sole, il tempio del I secolo d.C. è un raro esempio di architettura greco-romana reinterpretata in chiave armena. Accanto, scopriamo i resti della residenza reale e un antico bagno decorato da un raffinato mosaico, testimone dell’eleganza di un’epoca lontana.
Scendendo nella gola di Garni, la natura ci regala uno spettacolo unico: le colonne basaltiche formano una vera e propria “sinfonia di pietra”, come un organo naturale scolpito dal fuoco e dal tempo.
Raggiungiamo poi Geghard, un complesso monastico parzialmente scavato nella roccia. Le sue chiese, scolpite con maestria nel cuore della montagna, risuonano di canti spirituali che sembrano fondersi con l’eco delle pietre. Si dice che qui fosse custodita la lancia con cui un soldato romano trafisse il costato di Cristo. Geghard è oggi patrimonio mondiale dell’UNESCO, un luogo dove la fede e la pietra si fondono in un’armonia senza tempo.

Rientrando verso Yerevan, partecipiamo a una dimostrazione del pane tradizionale armeno: il lavash. Le donne del villaggio ci mostrano con gesti antichi come impastare e cuocere questa sottile sfoglia nel tonir, il forno di argilla scavato nel terreno. Il profumo del pane caldo, gustato con erbe fresche e formaggio locale, rimarrà impresso nei sensi come un dolce ricordo dell’Armenia.
Pernottamento a Yerevan (C/-/-)

Giorno 4
Yerevan – Tsaghkadzor – Sevan – Yerevan
Oggi partiamo alla scoperta delle montagne del nord. Raggiungiamo Tsaghkadzor, la “valle dei fiori”, rinomata centro montano circondato da boschi e pascoli d’alta quota. Visitiamo il monastero di Kecharis, costruito tra l’XI e il XIII secolo, un insieme armonioso di chiese e cappelle che custodisce la spiritualità medievale armena.

Da qui saliamo con la funivia fino a oltre 2.800 metri di quota. Il panorama si apre maestoso: l’Armenia si stende sotto di noi come una distesa di colline e valli, e nelle giornate limpide possiamo scorgere la cima innevata dell’Ararat all’orizzonte.

Proseguiamo verso il Lago Sevan, la “perla d’Armenia”, incastonato a quasi duemila metri di altitudine. Le sue acque turchesi riflettono le montagne circostanti, creando uno scenario di rara bellezza. Sul promontorio della penisola visitiamo Sevanavank, il monastero costruito nel IX secolo dalla principessa Mariam, figlia del re Ashot. La vista che si apre da quassù è indimenticabile.
Concludiamo la giornata con un pranzo a base di trota del lago, arrostita secondo la tradizione locale, un autentico piacere per il palato.
Pernottamento a Yerevan (C/P/-)

Giorno 5
Yerevan > Italia
Dopo la colazione, salutiamo l’Armenia e il suo popolo ospitale. Il trasferimento ci riporta all’aeroporto di Zvartnots per il volo di rientro, con la sensazione di lasciare una terra antica che ha saputo raccontarsi con la voce della pietra, del vino e del vento.


La quota comprende

  • assistenza per l’acquisto del biglietto aereo che posso emettere su richiesta;
  • assistenza per l’acquisto dell’assicurazione di viaggio che posso emettere su richiesta;
  • trasferimenti da/per l’aeroporto;
  • guida parlante inglese;
  • trasporto;
  • pernottamenti in strutture ricettive di qualità media, con sistemazione in camere doppie;
  • colazione
  • acqua in bottiglia e dolci tipici durante il viaggio;
  • biglietti d’ingresso ai siti menzionati;
  • connessione Wi-Fi a bordo dei veicoli;
  • assicurazione per passeggeri e veicoli;
  • degustazione di vini presso la cantina Hin Areni;
  • masterclass sulla preparazione del Lavash;
  • pranzo a base di trota del Lago Sevan.


La quota non comprende

  • il biglietto aereo che posso emettere su richiesta;
  • l’assicurazione di viaggio che posso emettere su richiesta;
  • bevande alcoliche ed i pasti non indicati;
  • servizio di pick-up all’hotel e drop-off al termine delle escursioni;
  • spese a carico dell’ordinante;
  • servizi aggiuntivi non menzionati;
  • tutto quanto non espressamente indicato nel paragrafo ‘La quota comprende’.


Quota
La quota con due partecipanti è di 860€.

Nota: La quota deve essere riconfermata prima della partenza


Conoscere in anticipo abitudini, regole e modalità di viaggio permette di vivere l’esperienza in modo più sereno e consapevole.

Armenia: informazioni per il viaggio


Se vuoi approfondire:

Armenia, i siti UNESCO


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