Città storica di Traù
Appena varchiamo la soglia delle mura medievali di Traù, la sensazione è quella di entrare in una città che sembra aver congelato il tempo. Situata su un’isoletta collegata alla terraferma e all’isola di Bua da ponti, questa cittadina dalmata ci accoglie con la sua trama di vicoli lastricati e piazze raccolte, testimonianza vivente di oltre duemila anni di storia. Non a caso l’UNESCO l’ha inserita nel 1997 nella lista dei Patrimoni dell’Umanità, riconoscendola come uno dei complessi romanico-gotici meglio conservati d’Europa.
Le radici antiche
La storia di Traù affonda nelle acque del Mediterraneo. Fu fondata nel III secolo a.C. da coloni greci provenienti da Issa (l’odierna Vis), che ne intuirono subito la posizione strategica lungo la costa. Più tardi i Romani ne rafforzarono il ruolo, lasciando tracce ancora visibili nella maglia urbanistica ortogonale che tuttora guida il nostro cammino. Passeggiando, possiamo quasi immaginare le voci dei mercanti che animavano il porto, cuore pulsante degli scambi nel mare Adriatico.
Il Medioevo e l’età veneziana
Con l’alto Medioevo la città divenne un centro fiorente, rafforzato da nuove fortificazioni e da una vivace vita economica. A partire dal XV secolo passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia, che qui lasciò un’impronta profonda. Mentre ci muoviamo tra piazze e palazzi, riconosciamo chiaramente il gusto veneziano nei loggiati eleganti, nelle bifore lavorate e nei dettagli scolpiti con raffinatezza. È come se la Serenissima avesse voluto specchiarsi in questo lembo di Dalmazia, un avamposto fondamentale per i commerci e la difesa marittima.
La Cattedrale di San Lorenzo
Arriviamo in Piazza Giovanni Paolo II, il cuore religioso e civile della città. Davanti a noi si erge la Cattedrale di San Lorenzo, iniziata nel 1213 sulle rovine di una precedente chiesa distrutta dai Saraceni. Ci fermiamo ad ammirare il portale di Radovan, capolavoro del 1240, dove sculture di uomini, animali e creature fantastiche ci raccontano scene bibliche e pagane intrecciate. Entrando, notiamo come il romanico conviva con il gotico, il rinascimento e persino il barocco, frutto di secoli di lavori e aggiunte. Il campanile, slanciato e impreziosito da statue rinascimentali di Alessandro Vittoria, domina il profilo urbano con eleganza.
La Loggia e la vita civile
Accanto alla cattedrale, la Loggia Comunale ci ricorda che Traù non fu solo centro religioso ma anche luogo di vita politica e sociale. Qui si amministrava la giustizia, si stipulavano contratti e si riunivano i cittadini. Le colonne sorreggono archi che incorniciano rilievi dedicati a santi e figure storiche locali, e osservandoli possiamo quasi percepire il fervore della vita civica di un tempo.
I palazzi nobiliari
Proseguendo lungo le vie, incontriamo il Palazzo Cippico, residenza di una delle famiglie più influenti della città. Le sue finestre gotiche e rinascimentali ci parlano di ricchezza e prestigio, frutto di commerci e legami politici. Poco più avanti, altri palazzi e case-torri testimoniano il gusto architettonico delle famiglie patrizie, che contribuivano a dare decoro e ordine all’abitato.
Il Castello del Camerlengo e le difese
Verso il mare, la possente sagoma del Castello del Camerlengo si staglia all’orizzonte. Costruito nel XV secolo dai Veneziani, era la principale struttura difensiva della città, in grado di controllare il porto e resistere a eventuali attacchi. Le sue mura, ancora solide, ci parlano della paura delle incursioni ottomane e della determinazione con cui Traù difendeva la sua libertà e prosperità. Accanto al castello, la Torre di San Marco, parte delle fortificazioni, completa il quadro di una città ben protetta e consapevole del proprio valore strategico.
Tra passato e presente
Mentre ci fermiamo in una piazzetta a osservare i bambini che giocano e i tavolini dei caffè animati dai turisti, comprendiamo che Traù non è un museo a cielo aperto, ma una città viva. La sua eredità storica convive con la quotidianità: le stesse strade che videro passare mercanti greci, soldati romani e patrizi veneziani oggi accolgono viaggiatori e abitanti che ne custodiscono con orgoglio l’identità.